IL FALSO ITALIANO

A cura di Roberto Rabachino


La frutta che viene venduta per italiana è molte volte proveniente dall’estero

Di frutta e verdura fresche le famiglie italiane ne hanno consumato 2,7 milioni di tonnellate, spendendo 4,3 miliardi di euro nel primo quadrimestre secondo le analisi GFK - Eurisko. L’mportazione della frutta dall’estero è aumentata del 22% (molte volte vendute come frutta Made in Italy).

Per non cadere nella trappola del falso e ottimizzare gli acquisti, la Coldiretti ha messo a punto un vademecum che invita a verificare sempre la presenza dell'etichetta di provenienza, prediligere le varietà di stagione coltivate in serra o in pieno campo che presentano le migliori caratteristiche qualitative e il prezzo più conveniente; preferire le produzioni e le varietà locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza; privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori, nei mercati rionali e di Paese e nei punti vendita specializzati della grande distribuzione dove è possibile fare buoni affari ed è più facile individuare l'origine e la genuinità dei prodotti; scegliere gli ortaggi e la frutta con il giusto grado di maturazione, quando sono esaltate le caratteristiche organolettiche e nutrizionali; optare per acquisti ridotti e ripetuti per garantirsi sempre l'elevato grado di freschezza; privilegiare il consumo di verdure crude perché con la cottura si perde parte di acqua, sali minerali e vitamine.


Roberto Rabachino
Presidente ASA

presidente@asa-press.com


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