IL FALSO ITALIANO

A cura di Roberto Rabachino


Segnalato in Regno Unito un falso prosecco

Le frodi nel settore agroalimentare continuano sempre più a crescere di numero. Soprattutto oltre il confine nazionale, il Made in Italy alimentare è oramai un brand apprezzato e il simbolo di qualità nel settore. Ma è divenuto anche uno strumento per veicolare prodotti che nulla hanno a che fare con la produzione e tradizione enogastronomica italiana.
L'ultimo caso risulta il prosecco “on tap” in Inghilterra, ossia la vendita di pinte di prosecco alla spina, pratica commerciale ingannevole poiché il prosecco è marchio a denominazione di origine protetta (ossia DOC e DOCG), commerciabile solamente in bottiglia con sigillo di etichetta posto sul collo della stessa.
Attraverso una serie di segnalazioni provenienti da italiani residenti in UK, si è venuti a conoscenza del fenomeno, individuando una serie di aziende commerciali che rivendono ai locali della movida inglese materiale attuo alla spillatura del presunto prosecco. Infatti, oltre ad esserci pratica commerciale ingannevole, c'è il sospetto della contraffazione del prosecco, poiché il vino spumante viene rivenduto solamente in bottiglia, come stabilito dal disciplinare.
Il fenomeno dimostra come nella stessa UE, la quale istituisce i marchi a denominazione o indicazione protetta (DOC, DOCG e IGP per i vini), non esiste un'azione immediata di contrasto verso quei paesi membri che violano le norme di mercato comunitarie che proteggono i marchi di qualità alimentare, permettendo il protrarsi di pratiche commerciali ingannevoli a discapito dei consumatori comunitari. Ricordiamo che l'Italia è leader riguardo i marchi DOP e IGP, e le aziende del settore continuano a risultare lese da tali fenomeni. (fonte spazioconsumatori.tv)


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