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IL
BENESSERE A TAVOLA
A cura di Gudrun
Dalla Via [dallavia@asa-press.com]
IL BUON UMORE A TAVOLA. E DOPO
Tra le funzioni del cibo c’è
non solo quello di mantenerci in vita, di saziarci, di darci energia,
di gratificare il palato; esso svolge un ruolo fondamentale per determinare
il nostro stato d’animo nonché la prontezza delle nostre
reazioni. Responsabili di questa straordinaria alchimia sono soprattutto
delle sostanze scoperte soltanto negli ultimi decenni, i neurotrasmettitori.
Sapere dove li troviamo ci aiuterà a scegliere il cibo giusto per
ogni occasione.
Messaggeri nel cervello: i neurotrasmettitori.
Il loro compito è trasmettere dei segnali biochimici da un neurone
all’altro, da una cellula all’altra, all’interno del
sistema nervoso e del cervello. Le cellule nervose o neuroni usano come
ponte per le loro comunicazioni le sinapsi (dal greco synapsis, punto
di congiunzione); ma perché il passaggio avvenga, è necessaria
la presenza di determinati neurotrasmettitori o neuromediatori. Se ne
conosce finora una quarantina, e si sa che ognuno di loro oppure alcuni
gruppi svolgono compiti ben precisi, favorendo lo stato veglia o di sonno,
di concentrazione o di rilassamento, di socievolezza eccetera.
E’ ormai sfatata la credenza che con il passare degli anni si perda
di capacità mnemonica o di prontezza del pensiero. E’ vero
che diminuisce il numero di neuroni, ma le sinapsi possono essere allenate
a sempre nuove combinazioni (le possibilità sono infinite), e si
può fornire, con il cibo o eventualmente con degli integratori,
quanto serve per la formazione di neurotrasmettitori.
E’ quindi utile conoscere le funzioni dei principali neurotrasmettitori
e in quali cibi sono contenuti.
I neurotrasmettitori più importanti:
Gruppo
chimico
acetilesteri
aminoacidi
amine biogene
derivati purinici
peptidi |
Neurotrasmettitori
acetilcolina
glicina, glutamato, aspartato
adrenalina, dopa, dopamina, GABA (acido
gamma-amino-buttirico), istamina,
noradrenalina, serotonina
adenosina, adenosinfosfati (ATP, ADP, AMP)
angiotensina, somatostatina, endorfine |
FELICI E RILASSATI CON LA SEROTONINA
E’ vero che le
banane possono rendere felici, il latte, il miele e la lattuga possono
favorire un sonno tranquillo, la pizza e la pasta favoriscono incontri
rilassati e socievoli? Si, e vero, la scienza alimentare lo conferma;
e il merito è, tra l’altro della serotonina, un neurotrasmettitore
che favorisce un senso di benessere, attiva le encefaline e le endorfine,
quindi alza la soglia del dolore, predispone ad un atteggiamento socievole
ed amichevole, favorisce il senso di sazietà, riduce la voglia
smodata di dolciumi, può aiutare a superare le crisi d’astinenza
per chi rinuncia a nicotina, alcol, droghe o determinati farmaci, invoglia
ad attività ludiche, aiuta a superare lievi stati d’ansia,
di agitazione o di depressione.
Buone fonti dirette o indirette di serotonina diretta sono banane,
latticini, kiwi, avocado, tutti i cereali.
CONCENTRAZIONE E PRONTEZZA CON TIROSINA
& CO.
Avete bisogno
di concentrarvi su un compito importante? Dovete prestare massima attenzione
al traffico? Desiderate dare una spinta alla vostra voglia di azione?
Il neurotrasmettitore che certamente entrerà in funzione, ma che
naturalmente deve essere disponibile in quantità sufficienti, è
la tirosina. Si tratta di un aminoacido non essenziale, il quale può
essere formato in presenza di un altro aminoacido (che appartiene invece
al gruppo degli aminoacidi essenziali, da introdurre necessariamente con
l’alimentazione): la fenilalanina.
La tirosina è il precursore per tutto un gruppo di altri neurotrasmettitori:
le catecolamine, tra cui dopamina, adrenalina, noradrenalina, epinefrina
e norepinefrina, tutte con azione stimolante, anche se con azioni specifiche
e complementari. Quello che ha in comune il gruppo di neurotrasmettitori
formati grazie alla presenza della tirosina sono:
stato di veglia e di attenzione; capacità di concentrazione; prevalenza
dello stato REM, nel sonno, quindi forte presenza di sogni; spinta sessuale
e in generale voglia di azione (dopamina); possono essere accentuati anche
la tendenza a dominare e l’aggressività. La noradrenalina
presiede al senso della fame; la dopamina invece, pur appartenendo allo
stesso gruppo della tirosina, tende a tenere a freno la fame.
Ottime fonti per l’aminoacido e neurotrasmettitore tirosina
sono: carne, pollame, latticini, leguminose, semi oleosi, uova.
Attenzione: guardatevi dal fare delle miscele
incongrue tra questi alimenti, sperando di assumere così una dose
più forte di alimenti stimolanti. Se le combinazioni alimentari
non sono idonee, la digestione sarà difficoltosa e molta della
vostra energia sarà dirottata verso l’apparato digerente:
rischiate così di essere sonnolenti e svogliati, anziché
svegli e pronti!
Una buona combinazione sono frutta fresca o secca (uvetta, mele o albicocche
secche e simili) con semi oleosi come mandorle, nocciole, semi di girasole
o di zucca ecc. Ne potete tenere con voi un sacchetto, per esempio in
automobile o in borsa, per i momenti di “emergenza”; sono
di facile digestione, danno energia in poco tempo anche in caso di cali
glicemici, senza tuttavia esaurire il pancreas come rischiano di fare
gli alimenti realizzati con carboidrati raffinati: caramelle, dolcetti,
merendine e simili.
Il pasto principale può consistere di un piatto di leguminose cotto
con abbondanti verdure, oppure di carne o pollame oppure
formaggio oppure uova, accompagnati da verdure e sempre
preceduti da una portata di insalata mista o “crudités”.
Alcuni alimenti sono fonti sia per
la tirosina sia per il triptofano o la serotonina. La tirosina però
non necessità della presenza consistente di carboidrati complessi
per poter svolgere la sua funzione di neurotrasmettitore. Quindi si può
concludere che un pasto prevalentemente amidacei favorisce il rilassamento,
mentre uno prevalentemente proteico (purché non troppo abbondante
e comunque di facile digestione) svolge azione più stimolante.
IL CIBO DI AFRODITE
Quali
sono gli ingredienti che la Dea dell’amore sceglierebbe per i suoi
invitati?
Squisiti frutti profumati, seguiti da crostacei, almeno secondo la tradizione.
E la scienza nutrizionale moderna ha trovato conferma per molti antichi
miti. Così sappiamo che i crostacei ma anche mitili, molluschi
e il pesce in generale è molto ricco di zinco ed altri minerali
ed oligoelementi, fondamentali per mantenere alte sia le difese immunitarie
che il tono muscolare e la libido. Dovrebbero essere sempre accompagnati
da insalate e verdure, soprattutto crude, delicate o leggermente piccanti,
come per esempio rucola, lattughino, finocchio, sedano, rafano.
Per saperne di più:
La Psicodieta di Gudrun Dalla Via e Donato Santarcangelo, Ed. Il Punto
d’Incontro
(Pubblicato su Il Sommelier )
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