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IL
BENESSERE A TAVOLA
A cura di Gudrun
Dalla Via [dallavia@asa-press.com]
DOPO LE FESTE: RIMETTERSI IN LINEA
Le regole del mangiar sano vanno dimenticate, di tanto in tanto:
il nostro organismo sembra reagire meglio se la routine non è troppo
rigida. Del resto, come sottrarsi alle tentazioni delle feste natalizie
e di fine anno? Lo star bene in compagnia fornisce già un importante
contributo per il nostro equilibrio psico-fisico. Tuttavia, finite le
festività, è bene ritrovare i ritmi di sempre e dare anzi
un aiuto agli organi digestivi, per riprendersi dagli "straordinari"
appena trascorsi.
PIATTI INVERNALI, NON SEMPRE SONO "PESANTI"
Parlando
di "dieta disintossicante", il pensiero corre a grandi insalate,
a centrifugati e spremute. In effetti è sempre importante dare
un apporto di vegetali crudi e freschi, e ogni pasto dovrebbe iniziare
con uno di questi componenti.
Ma, mentre nella stagione calda, è particolarmente gradito il vitto
crudo e freddo, in inverno la maggior parte delle persone ama piatti caldi
e che scaldino.
Allora si può ricorrere a minestroni, zuppe, passati di verdura.
Hanno un ottimo effetto saziante, gratificano il palato, trasmettono un
piacevole e durevole senso di calore, ma apportano poche calorie, contro
una quantità consistente di vitamine, sali minerali, oligoelementi,
antiossidanti. Una buona zuppa può benissimo costituire il "piatto
unico" del pranzo o della cena, e se ne può mangiare a sazietà,
con il bis o il tris.
Come variante solida, con gli stessi ingredienti del minestrone, cioè
con una bella varietà di verdure e l'eventuale aggiunta di riso,
farro o altri cereali, si possono realizzare sformati e timballi. Non
vi sono limiti alla fantasia: ogni giorno può essere una festa,
con varianti sempre nuove negli ingredienti e nelle forme di presentazione.
Per tenere insieme i timballi, meglio non eccedere con il formaggio e
le uova; in realtà si può farne a meno o usarne molto pochi,
regolando la consistenza con un oculato apporto di parti liquide o semiliquide,
nella ricetta. Anche l'uso di patate o zucca può aumentare la "tenuta".
LE COTTURE "LEGGERE"
Nella stagione fredda,
si tende a cuocere troppo i cibi e ad eccedere con l'uso dei "condimenti",
cioè dei lipidi. Ed ecco che i piatti classici invernali finiscono
con l'essere di difficile digestione e a offrire un eccesso di nutrimento.
Per chi fa un lavoro prevalentemente sedentario, simili piatti possono
accentuare gli effetti di un periodo di menù festivi, provocando
aumento di peso corporeo, difficoltà digestive, sonnolenza e simili.
Ma per fortuna, tutte le ricette tradizionali possono essere modificate
per diventare leggere e digeribili, pur conservando un ottimo sapore.
Ecco alcune semplici regole da tenere a mente.
- Limitare l'uso dei grassi.
- Se si desidera rosolare un ingrediente, usare una padella antiaderente
e al massimo un cucchiaino di olio.
- Tutti gli altri lipidi andranno usati a crudo e aggiunti solo al momento
di portare in tavola o addirittura versati direttamente nel piatto di
portata.
- I tempi di cottura non dovranno essere eccessivamente lunghi; mantenere
croccanti i cibi.
- Alla cottura con abbondante acqua preferire quella a vapore; alla rosolatura
o frittura preferire la cottura in forno.
- Se si usa la pentola a pressione, non superare i 100°C; basta regolare
oppure smontare la valvola.
- Osservare le regole delle corrette combinazioni alimentari. Evitare
di consumare nello stesso pasto o nella stessa ricetta diversi tipi di
proteine, come per esempio leguminose e formaggio o uova.
- Evitare o ridurre fortemente l'uso di carboidrati raffinati, come zucchero
industriale, farina bianca, riso brillato.
Un altro accorgimento riguarda la distribuzione dei pasti. Se si evita
di consumare il "dessert" o quantomeno lo si conserva per lo
spuntino a metà mattino o metà pomeriggio, ci si sentirà
decisamente più leggeri.
MENÙ PER RIMETTERE IN FORZE GLI ORGANI AFFATICATI
Fegato:
I consigli classici, cioè evitare le fritture e ridurre i grassi,
rimangono validi. Non ha senso la cosiddetta "dieta in bianco",
la quale tende a deprimere senza dare consistenti benefici. Anzi, si dovrebbe
ricorrere il più possibile a piatti colorati - colorati ovviamente
dalla presenza di abbondanti verdure, usate per insaporire i timballi,
le torte salate, la pasta.
Stomaco: Si dovrebbero fare pasti molto semplici, osservando
scrupolosamente le combinazioni alimentari. Le porzioni dovrebbero essere
ridotte; meglio fare degli spuntini, anch'essi molto leggeri e sani. Importante
anche controllare il pH indotto dal cibo per prevenire iperacidità
dello stomaco, quindi bruciori. Da evitare l'aceto; eventualmente ammesso
è l'aceto di mele, in quantità moderate. Ridurre tutti gli
alimenti e le bevande acidificanti, soprattutto le bevande gassate e zuccherate,
nonché snack e spuntini contenenti zucchero oppure fortemente salati
e gli aperitivi.
Del resto, ogni dieta di purificazione è basata, almeno in larga
parte, sull'apporto di acqua, soprattutto lontano dai pasti.
Quando l'intestino è pigro, lo si può aiutare anche con
l'abbondante consumo di alimenti ricchi di fibre. Cereali integrali e
leguminose saranno quindi spesso presenti nel menu.
(il Sommelier 1/2007)
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