|
IL
VINO GIUSTO
Lombatina d’agnello e vino di San Colombano
La Regione Lombardia è caratterizzata da una grande
variabilità territoriale viticola, patrimonio che permette di ottenere
vini molto diversi tra loro. Dalle montagne di Valtellina si scende alla
fascia prealpina della Valcalepio e del Moscato di Scanzo, poi ci si sposta
verso i laghi su colline moreniche per trovare Franciacorta, Garda Classico,
Lugana e i Colli Mantovani; attorno a Brescia vi sono altre piccole DOC
come Botticino, Capriano del Colle e Cellatica, mentre più a sud
si valica il Po per trovare il Lambrusco Mantovano in zona pianeggiante
e l’Oltrepò Pavese sulle ripide colline preappenniniche;
infine, tornando verso Milano, si incontra l’unico vino DOC Milanese,
il San Colombano, che nasce da una piccola ma preziosa collina vicina
alla metropoli.
Scoprire le eccezionali variazioni organolettiche che sono il risultato
degli innumerevoli diversi ambienti di coltivazione, è un privilegio
riservato ai veri appassionati e a chi pazientemente desidera cimentarsi
nella esplorazione del patrimonio enologico lombardo.
Un vino di degusta da solo, ma si gusta meglio in abbinamento al cibo.
Abbiamo pensato di contattare per Voi alcuni grandi Ristoranti che, in
una edonistica disfida, ci fornissero le ricette dei loro migliori piatti,
da proporre in abbinamento ragionato con alcuni Vini con la volontà
che deve sempre guidare ogni vero buongustaio a scoprire il modo migliore
per valorizzare le ricchezze del territorio.
Lombatina d’agnello alle erbe
con spugnole e mirtilli (per una porzione)
Carrè d’agnello 180 g
Funghi spugnole essiccate 4 g.
Mirtilli 40 g
Porto rosso q.b.
Scalogno 15 g
Composta di mirtilli 1 cucchiaino
Fondo di vitello q.b.
Patate saltate 100 g
Burro q.b
Timo 1 rametto
Sale e pepe q.b.
Far rinvenire i funghi in acqua tiepida, scolare e strizzare.
Preparare tre costolette d’agnello alte con osso. Salare e pepare
leggermente.
Rosolare la carne in sautè antiaderente con burro chiarificato,
timo e scalogno.
Eliminare il burro a fine rosolatura, aggiungerne di fresco e, in successione,
rosolare le spugnole con qualche mirtillo fresco, bagnare con Porto rosso,
far ridurre, aggiungere un cucchiaino di composta di mirtilli ed in seguito
del fondo di vitello neutro.
Sistemare le patate sul piatto. Togliere le lombatine dal sauté
e adagiarle in posizione eretta sulle patate.
Intanto ridurre la salsa di spugnole e mirtilli, togliere il sautè
dal fuoco e montare la salsa con burro freddo. Salsare leggermente le
lombatina già impiattate e servire la salsa rimanente in coccole
di porcellana posandola poi sullo stesso piatto.
Decorare con bouquet d’erbe aromatiche e mirtilli freschi.
Ricetta dello chef Claudio Sfiller,
Hotel Marriot, Milano
Contatti e ricerca Giancarlo Pastore
Presentazione della zona e dei
vini:
Il Comune di San Colombano, il Consorzio Vini DOC San Colombano e la Strada
del Vino San Colombano e Sapori Lodigiani, vi invitano a scoprire il Borgo
Insigne e i suoi ottimi prodotti.
Il Vino San Colombano DOC viene prodotto su una bella collina, unico rilievo
nei dintorni di Sant’Angelo e Lodi, classica meta dei ciclisti e
degli amanti della natura, che la raggiungono per godere delle graziose
stradine collinari, del gradevole panorama, delle acque termali, dell’aria
pura che si respira.
Il Paese: Da visitare il Castello Belgioioso (epoca longobarda ricostruito
da Barbarossa nel XII sec.), il seicentesco Palazzo Patigno (sede del
Comune), il Lazzaretto (testimone della pestilenza del 1630), le Chiese
di San Colombano Abate, San Francesco e San Giovanni Battista, l’Oratorio
San Rocco (1514).
La Collina “Banina” è zona vitivinicola di eccellenza,
comprende i Comuni di San Colombano al Lambro (MI), Miradolo Terme (PV),
Inverno e Monteleone (PV) e Graffignana (LO). I vigneti accompagnano i
visitatori e rendono l’ambiente vivibile e piacevole, tanto che
qui è anche nato un PARCO sovracomunale, proprio per salvaguardare
i vigneti, il paesaggio agricolo, le numerose specie di uccelli che sfruttano
il rilievo per nidificare o riposarsi durante le migrazioni.
Il prodotto principe del territorio è il VINO SAN COLOMBANO DOC:
prodotto in varie tipologie, da quello adatto al pronto consumo, fermo
o frizzante, bianco o rosso, fino al Re dei vini collinari: il San Colombano
DOC Riserva, vino di grande eleganza e potenza, adatto a medio o lungo
invecchiamento.
SAN COLOMBANO DOC ROSSO E ROSSO RISERVA
Uve: Croatina (30%-50%) che conferisce intensità colorante, note
olfattive speziate e struttura, Barbera (25%-50%), che contribuisce alla
vivacità del colore, all’eleganza olfattiva, alla freschezza
gustativa e alla longevità, e Uva Rara (max.15%), che dona al vino
note delicatamente floreali.
San Colombano DOC Frizzante: ha spuma di colore intenso, più o
meno abbondante e allegra. Profumo ben pronunciato, con soavi sentori
di piccoli frutti e marasca. Sapore è secco senza eccessi, morbido
ma vivace, con gradevole fondo di mandorle e marasca. Si abbina ad antipasti
di salumi, frittate varie, verdure fritte, risotti, anguille in umido,
carpe, casöla, busecca, grana lodigiano.
San Colombano DOC Fermo: colore ricco, con riflessi violacei se giovane,
porpora o rosso rubino se di media evoluzione. Profumo intenso e composito,
con distinti sentori di mora, marasca e mandorle. Il sapore è secco
e molto sapido, pieno e vigoroso, con un fondo piacevolmente ammandorlato.
È vino di buona struttura, vinoso, armonico, caldo e profumato.
Si abbina a primi piatti consistenti e carni di vario genere.
Il San Colombano DOC Riserva, prevede un invecchiamento minimo di 24 mesi,
di cui almeno 12 in recipienti di legno. Il San Colombano Riserva deve
recare in etichetta la Vigna di origine. È caratterizzato da colore
rosso rubino intenso, riflessi granati, profumi ampi e speziati, di frutta
rossa matura, confettura, vaniglia, gusto ricco, notevole struttura, piacevole
astringenza, lunga persistenza. Finale ampio ed equilibrato. Adatto al
medio o lungo invecchiamento, si abbina con cacciagione, carni speziate
o aromatizzate, brasati, arrosti di carni bianche e rosse, piatti molto
strutturati, formaggi stagionati.
Presentazione del Consorzio
CONSORZIO VOLONTARIO VINO DOC SAN COLOMBANO
Il Consorzio Volontario Vini DOC San Colombano, che riunisce i produttori
titolari delle più importanti aziende dei paesi collinari, nasce
nel 1987. Compie attività promozionali, di consulenza tecnica e
di controllo sui vini dei produttori associati. I migliori vini, dopo
il superamento dell'esame di controllo della qualità organolettica,
vengono etichettati con il contrassegno raffigurante il Santo Colombano.
Il San Colombano è l’unico vino DOC della Provincia di Milano,
orgoglio della Metropoli, che può fregiarsi della presenza di un
prodotto di alta qualità, a simboleggiare tradizione, storia e
natura. Infatti, a San Colombano queste peculiarità si ritrovano
rispettivamente in un vino di classe e lunga tradizione, in un paese dalle
lunghe e gloriose reminiscenze storiche – la presenza del maestoso
Castello medievale detto di Belgioioso, costruito dal Barbarossa, ne è
il più affascinante esempio – e nella splendida, incontaminata
Collina viticola, recentemente riconosciuta come Parco Collinare, area
DOC ricca di vigneti, con una strada panoramica perfetta per la corsa
e la bicicletta e con le fonti delle Terme di Miradolo.
Presentazione dei vini
SAN COLOMBANO DOC ROSSO E ROSSO RISERVA
Viene prodotto con uve Croatina (30%-50%) che conferisce intensità
colorante, note olfattive speziate e struttura, Barbera (25%-50%), che
contribuisce alla vivacità del colore, all’eleganza olfattiva,
alla freschezza gustativa e alla longevità, e Uva Rara (max.15%),
che dona al vino note delicatamente floreali. Può essere prodotto
nella tipologia Tranquillo, oppure Frizzante. Inoltre può recare
in etichetta la menzione “Vigna” ed il termine “Riserva”.
Dopo l’affinamento per un periodo variabile da pochi mesi (per la
tipologia Rosso) a oltre due anni (per la tipologia Riserva), il vino
viene imbottigliato e commercializzato. Il San Colombano DOC Frizzante
è un vino molto limpido con spuma di colore intenso, più
o meno abbondante e allegra, talvolta a lungo persistente. Il suo profumo
è ben pronunciato, vinoso e distinto, con soavi sentori di piccoli
frutti e marasca. Il sapore è secco senza eccessi, morbido ma vivace,
con gradevole fondo di mandorle e marasca.
La persistenza e la sapidità sono medie e la sensazione aromatica,
pulita e garbata, permane giustamente in bocca. Si serve in bicchiere
a calice alla temperatura di 16-18 °C.
Questo tipo di vino si abbina ad antipasti di salumi, frittate varie,
verdure fritte, risotti, anguille in umido, carpe, casola, busecca, grana
lodigiano.
Le partite di uve selezionate dai vigneti migliori possono riportare in
etichetta il nome del vigneto di provenienza, se le rese vengono contenute
ad arte, a patto che il toponimo compaia a catasto. In questo caso si
otterrà il San Colombano Rosso Vigna, che potrà essere commercializzato
a partire dal 1° settembre successivo alla vendemmia. Il colore è
ricco, con riflessi violacei se giovane, porpora o rosso rubino se di
media evoluzione. Il suo profumo è intenso e composito, con distinti
sentori di mora, marasca e mandorle. Il sapore è secco e molto
sapido, pieno e vigoroso, con un fondo piacevolmente ammandorlato. È
vino di buona struttura, vinoso, armonico, caldo e profumato. Può
essere assaporato giovane oppure, mentre se di buon corpo e alcolicità,
si presta ad alcuni anni di invecchiamento diventando aristocratico ed
austero. Si serve in bicchiere a calice alla temperatura di 17-20 °C.
Le caratteristiche di eleganza e corposità hanno fatto guadagnare
al San Colombano rosso la possibilità di essere prodotto nella
tipologia Riserva, per la quale si prevede un invecchiamento minimo di
24 mesi, di cui almeno 12 in recipienti di legno. Il San Colombano Riserva
deve recare in etichetta la Vigna di origine. È caratterizzato
da colore rosso rubino intenso, riflessi granati, profumi ampi e speziati,
di frutta rossa matura, confettura, vaniglia, gusto ricco, notevole struttura,
piacevole astringenza, lunga persistenza. Finale ampio ed equilibrato.
Adatto al medio o lungo invecchiamento.
Si serve in ballon a calice alla temperatura di 18-20 °C. Questo tipo
di vino si abbina con cacciagione, carni speziate o aromatizzate, brasati,
arrosti di carni bianche e rosse, piatti molto strutturati, formaggi stagionati.
San Colombano DOC Rosso Riserva, con
nome della Vigna
Vitigni: Croatina (30%-50%), Barbera (25%-50%), Uva Rara (max. 15%)
Descrizione vino: invecchiamento minimo di 24 mesi, di cui almeno 12 in
recipienti di legno.
colore rosso rubino intenso, riflessi granati, profumi ampi e speziati,
di frutta rossa matura, confettura, vaniglia, gusto ricco, notevole struttura,
piacevole astringenza, lunga persistenza.
T° consumo: 18-20 °C
Periodo di consumo ottimale: 2-8 anni
Abbinamento: Cacciagione, carni aromatizzate, brasati, arrosti di carni
bianche e rosse, piatti molto strutturati, formaggi stagionati
Vino: Testi di Marco Tonni
Cookie & Privacy Policy
|
|
|