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ATTORNO
ALLA TAVOLA
A cura di CARLO PASSERA [ passera.web@asa-press.com
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SPUMANTI… IN ROSA E
ROSE’
Sono ormai alcuni anni che il trend è consolidato, i primi
numeri relativi al 2007 lo confermano una volta di più: cresce
l’Italia delle bollicine, si sviluppa soprattutto guardando alle
esportazioni, rimane un consumo complessivamente saltuario ma aumenta
la quota di quello “casalingo”, a dimostrare comunque un pur
lento cambiamento nella percezione delle occasioni di consumo. Gli spumanti
complessivamente – fonte l’Osservatorio del Forum Spumanti
d’Italia – fanno segnare nel primo semestre 2007 una crescita
del 9,9% medio di ordini e di vendite, secondo un monitoraggio compiuto
con un questionario al quale ha risposto cantine che rappresentano insieme
il 75% della produzione totale di bollicine. Gli ordini migliori sono
pervenuti dai mercati Usa e Giappone, rispettivamente + 19 % e + 9 % .
Da una indagine Ismea-Ac Nielsen (partner dell’Osservatorio Nazionale
Economico Spumanti -Ones) risulta poi che nel primo semestre 8,5 bottiglie
su 10 consumate sono di spumanti brut e secchi e che in sei mesi le vendite
nazionali non superano il 15% del totale, con i picchi delle feste pasquali
e del periodo di vacanze estive. Secondo altre indagini un segnale fortemente
positivo viene anche dalla Germania che sta riprendendo un ritmo di crescita
buono ed interessante è anche l’incremento verso la Spagna
e la Francia, tradizionalmente mercati chiusi. Soprattutto verso la Francia
cresce la reimportazione di champagne spedito in Italia e la esportazione
di Asti docg e Prosecco doc. Grande successo del vino italiano anche nel
Regno Unito dove è destinato oltre il 10% del totale export, con
un incremento della tipologia “bollicine spumante” del 16,5%
rispetto all’anno precedente. Exploit in Russia con un + 60% in
quantità e un + 70% in valore, ottimo segnale anche se i numeri
di partenza sono relativamente bassi. Sugli spumanti, conferma il sondaggio
del Forum Spumanti d’Italia svolto sui consumatori appassionati-abituali
(più di sette bottiglie l’anno consumate), non esiste una
cultura al consumo quotidiano e continuo, bensì è confermato
un consumo occasionale ed estemporaneo e la bottiglia di spumante è
ancora legata per l’80% ad occasioni di festa. Eppure – ultimo
dato disponibile del semestre 2007 – è in crescita il consumo
di bottiglie fra le mura di casa: testimoniato da un aumento degli acquisti
nella grande distribuzione e direttamente in cantina, come confermano
le imprese spumantistiche soprattutto di territori come la Franciacorta
e Valdobbiadene. Ancora in crescita l’attenzione femminile: il profilo
della consumatrice tipo è quello di una single fra i 35 e 45 anni,
amante degli spumanti rosati (oltre il 55% delle intervistate). Questa
tipologia di vini, peraltro, ha addirittura raddoppiato i consumi negli
Usa e in Inghilterra; il “rosè brut” per il 30% degli
intervistati al Forum Spumanti d’Italia sarà il vino più
richiesto nel 2007 perché più ricco di aromi, con un ampio
abbinamento a tavola, ideale come aperitivo, colore attraente e seducente
(così per il 35% degli intervistati under 30).
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