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PERCORRENDO
LA FILIERA
A cura di GIUSEPPE CREMONESI [ cremonesi.web@asa-press.com
]
Si chiamerà Anteprima Novello il rilancio nella nuova sede veronese
di questo vino
Traslocando dalla sede storica della Fiera di Vicenza
al Palazzo della Gran Guardia di Verona sotto l’egida di VeronaFiere
che con la rassegna Vinitaly si è guadagnata con autorevolezza
la patria potestà dell’enologia. “I Novelli –
ha spiegato a WineNews con ottimismo Elena Amadini, brand manager di Vinitaly
– avranno vita nuova, passando da momento puramente commerciale
a evento comunicazionale di grande diffusione e impatto”. Già
dal cambio di nome, da “Salone” ad “Anteprima”,
si può ricavare il primo elemento di cambiamento che con una nuova
formula e nuovo approccio intende appunto dare una immagine più
consona a questo vino. Si tratta di una strategia che abbraccia il concetto
di marketing a 360° scaturito da una considerazione affatto marginale.
Occorre sapere (cosa che il consumatore non conosce) che la presentazione
del Novello a novembre nella realtà dei fatti è una mera
vetrina. I giochi, o più correttamente, le trattative sono realizzate
molto prima dell’imbottigliamento tra gdo, horeca e aziende, che
in base agli ordinativi tarano la produzione. Pertanto Anteprima sarà
un evento diretto al pubblico dei wine-lovers. Ma anche la comunicazione
mirata che sarà fatta al retail, alla gdo, e alla ristorazione
non sarà in un’ottica immediatamente commerciale, ma soprattutto
di pubbliche relazioni. “Il messaggio che vogliamo far passare –
ha precisato Amadini – è che esiste un nuovo evento Novello,
e intorno a questo vino si sta cercando di coordinare una serie di interessi
di marketing, di comunicazione e di consumo per garantirne la valorizzazione”.
I maggiori produttori hanno convenuto che c’è necessità
di mettere in piedi un progetto a medio termine per il suo rilancio che
negli ultimi anni ha subito una banalizzazione sia comunicativo che commerciale.
Un evento con spirito più vivace e grintoso nell’obiettivo
e nella formula mantenendo comunque quegli stilemi legati alla tradizione
come la cerimonia del “déblocage” allo scoccare della
mezzanotte tra il 4 e il 5 novembre e con uno spettacolo di gala alla
Gran Guardia. Ma anche qui ci saranno novità. E’ previsto
un gemellaggio in diretta audiovisiva con Roma, alla presenza della autorità
e del sindaco Gianni Alemanno, proprio durante la cerimonia per dare all’appuntamento
una dimensione ancor più nazionale. La scelta romana non è
stata pensata a caso: “Roma e Alemanno saranno testimonial di tutta
la fascia del Centro-Italia – ha commentato la brand manager –
ricordando inoltre che il Lazio è la regione che consuma più
Novello”.
Nei progetti di questo nuovo corso c’è in animo di costruire
una atmosfera diversa da quella di Vicenza poiché c’è
la volontà e la determinazione di riportare questi giovani vini
nell’ambito del vino tout court e di ciò che rappresenta,
quindi un mondo di glamour, di eleganza e di convivialità. Il programma
di massima prevede nel pomeriggio del 4 novembre la presentazione dei
dati quantitativi sulla produzione di Novello e sul numero di aziende
che lo fanno, ed una tavola rotonda su come promuoverlo mettendo a confronto
opinionisti, marketing manager, buyer della Gdo, enotecari, ristoratori
e, ovviamente, i produttori.
Lo spietato inevitabile raffronto con il Beaujolais, principale concorrente
dei Novelli, non spaventa i neo organizzatori forti delle esperienze internazionali
acquisite in particolare con Vinitaly World Tour pur se, ad esempio, in
Giappone di Beaujolais se ne vendono milioni di bottiglie a prezzi non
proprio economici mentre il nostro Novello “vale” non più
di 5 euro a bottiglia. Quindi rilancio dell’immagine e ficcante
comunicazione coniugate all’ottimizzazione delle sinergie sono le
leve da azionare con decisione. Comunicazione che tra l’altro deve
spiegare al consumatore le reali potenzialità di questo vino soprattutto
per farlo uscire dalla logica che attualmente lo si beve per un mese e
basta.
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