PERCORRENDO LA FILIERA
A cura di GIUSEPPE CREMONESI [ cremonesi.web@asa-press.com ]


In Piemonte Biteg ha trovato una casa perfetta
Gusto e territorio: formula vincente del turismo italiano

E’ verosimile immaginare che la riuscita della XX edizione dei giochi olimpici invernali del 2006 abbia messo le ali ai piedi alla Regione Piemonte che si è resa conto, visti i risultati ottenuti, del grande potenziale che possiede non solo in termini di habitat ma delle risorse umane, politiche, sociali e professionali disponibili e determinate a porsi concretamente in primo piano sullo scacchiere internazionale. E ciò a dispetto del vieto luogo comune che definisce i piemontesi dei “bogia nen”. E allora, sia la presidente Mercedes Bresso, sia la grintosa Giuliana Manca, assessore al turismo, sport e pari opportunità con l’appoggio della giunta ed altre importanti istituzioni quali, ad esempio, l’Enit, è stato possibile, dopo che per otto anni ha avuto sede nel Trentino, varare la prima edizione tutta piemontese della Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico, Biteg, la più importante delle manifestazioni internazionali dedicate all’offerta specialistica del settore. Va infatti ricordato che la milanese Bit, che ha rilevanza mondiale, è comunque per così dire generalista. Biteg, invece, si rivolge anch’essa agli operatori del mondo del turismo ma focalizzando l’offerta strettamente al connubio territorio- enogastronomia. Secondo i dati dell’European School of Management questa branca del turismo genera oltre 14 miliardi di euro all’anno e il suo principale mercato è l’Europa che da sola vale 3,8 miliardi con 4 milioni di turisti e con una spesa media pari a 950 euro. Riguardo l’Italia, il suo fatturato vale 1,2 miliardi di euro, con crescite esponenziali, generato da 1,26 milioni di turisti che spendono mediamente 950 euro. Utile precisare come prima e unica motivazione il turismo enogastronomico attiva lo 0,6% del turismo in generale con una spesa media di 130 euro (ma la cifra è sottostimata) e, specificatamente riguardo al Piemonte il fatturato annuo ammonta a 65 milioni di euro muovendo 85mila persone che rimangono sul territorio almeno per 5 giorni. Diciamoci la verità, chi avrebbe mai detto che la Regione conosciuta e vissuta nell’immaginario collettivo pressoché unicamente come sede della Fiat fosse invece un territorio con tale notevole appeal? La controprova è data dai numeri prima citati ma soprattutto dal fatto che questa immagine di territorio ricco di tradizione enogastronomia sia diventato di fatto un brand credibile e spendibile. Considerato che questo sito sul quale scrivo è dedicato alla comunicazione dell’agroalimentare, tralascio per un attimo gli aspetti paesaggistici, storici e culturali, per ricordare – forse superfluamente – chi “abita” in questa Regione a partire dalla sede (che è anche cuore, anima e motore della divulgazione dotta di cibi e vini) Slow Food, e poi Pollenzo che significa Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, del Salone del Gusto, della Duja d’or, dell’incontro tra i maître chocolatier a CioccolaTo, del Salone del Libro Enogastronomico della rassegna Fungo d’Oro, del Museo del Gusto di Frossasco, della miglior zona produttiva del riso nelle aree del vercellese e novarese, per tacere di quell’intelligente iniziativa di Eataly di Torino, probabilmente il più imponente centro enogastronomico del mondo, e migliaia di altre attività e specialità uniche (si pensi alla nocciola) nonché di preziosi giacimenti enoici vari, a partire dalle “gemme” Barolo, Barbaresco e anche di molti bianchi non sempre considerati.
Fattori a noi italiani più o meno noti ma che hanno affascinato gli oltre 80 buyers selezionati dagli uffici esteri dell’Enit provenienti da 19 Paesi, oltre una sessantina selezionati provenienti da tutte le Regioni italiane, invitati a “toccare con mano” queste realtà in occasione appunto della IX edizione di Biteg che si è tenuta dal 15 al 18 maggio scorsi preso le cantine e polo vitivinicolo Fontana Fredda di Serralunga. Le Atl di Alba Langhe e Roero, Alessandria, Asti e l’Agenzia Touris Trend sono state eccellenti padrone di casa; infatti al Belvedere La Morra c’è stata una cena di gala di benvenuto mentre al castello di Grinzane Cavour si è tenuta la conferenza stampa di apertura ed il castello di Govone ha ospitato un vivace talk show che ha ribadito la bontà dell’assioma “gusto & territorio” quale formula vincente del turismo italiano.
In chiusura due notizie interessanti: Biteg, a detta dell’assessore Manica, dopo questa più che positiva esperienza potrà essere di casa per molti e molti anni a venire. Le trattative per l’acquisizione del marchio sono avviate. Seconda notizia: la candidatura del territorio di Langhe, Roero e Monferrato quale patrimonio Unesco ha ampie e reali possibilità di conferma.

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