PERCORRENDO LA FILIERA
A cura di GIUSEPPE CREMONESI [ cremonesi.web@asa-press.com ]


Sommario

BEVANDE ANALCOLICHE
ECCO COSA E QUANTO SE NE BEVE


DISTRIBUZIONE - GDO
LA CINA È (PIÙ) VICINA


DISTRIBUZIONE - VENDING
ED ORA LA PIZZA A GETTONE


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BEVANDE ANALCOLICHE
ECCO COSA E QUANTO SE NE BEVE

Dal monitoraggio sul mercato del beverage in Europa, curato dal Consorzio Distributori Alimentari (Cda) nel ‘Working european tour’, in Italia risultano in crescita costante i consumi di acqua minerale, succhi di frutta e soft drink che raggiungono l'88% del mercato delle bevande analcoliche.
Il nostro Paese, con le sue 189 fonti registrate e con 190 litri circa di consumo pro-capite annuo, si conferma come il più importante mercato europeo nel campo delle acque minerali, con una quota pari al 30% del totale dell'Europa Occidentale. La produzione nazionale sfiora i 12 miliardi di litri mentre i consumi si attestano attorno ai 10,9 miliardi di litri, volumi che non hanno eguali in tutta la Ue. Nelle scelte d’acquisto dei connazionali le bevande analcoliche sono stimate in 9,5 miliardi di litri commercializzati da grossisti, Gdo e Cash & carry raggiungendo una percentuale pari all'88% dei volumi realizzando circa il 60% del fatturato totale che ammonta ad oltre 4,3 miliardi di euro. I soli grossisti gestiscono oltre il 31% del mercato in termini di volumi e il 27% di fatturato. Nel mercato all'ingrosso di bevande, i dati di vendita forniti dal Cda relativi al 2006 evidenziano segnali positivi anche nel comparto dei soft drink, dove tutte le categorie merceologiche sono in crescita sia in volume che in valore. Segmentando, questo il mercato all'ingrosso delle bevande ripartito per singole categorie merceologiche:
Acqua minerale: è protagonista in termini di volumi, con oltre 2,2 miliardi di litri, ma con una minore incidenza in termini di valore (il fatturato per i grossisti si attesta intorno ai 612,5 milioni di euro). Bibite confezionate: l’ingrosso ha distribuito nel 2006 oltre 64 milioni di cartoni di bibite confezionate, con un fatturato di 584 milioni di euro. Bibite in fusto: sono oltre 4 milioni i fusti commercializzati annualmente per un fatturato di 155 milioni di euro.
Aperitivi monodose: galoppano nei locali notturni che assorbono l'81% dei 6,3 milioni di cartoni distribuiti per il 77% nel canale Horeca con un fatturato di 162 milioni di euro.
Succhi di frutta: nonostante i consumi di succhi in Italia si collochino molto al di sotto della media europea, con 19 milioni di cartoni commercializzati, il fatturato per la categoria supera i 215 milioni di euro.


DISTRIBUZIONE - GDO
LA CINA È (PIÙ) VICINA

Il Ministro Paolo De Castro, nel corso di un vertice tecnico ha illustrato i contenuti di un importante accordo commerciale siglato tra partner italiani e cinesi: sugli scaffali del Sol Levante saranno presenti produzioni di alta qualità per far conoscere il nostro Paese attraverso le proprie eccellenze agroalimentari. “E’ una modalità molto interessante per un Paese come il nostro - ha spiegato De Castro - che all’estero non ha grossi sbocchi commerciali. Permettere ai prodotti di arrivare su mercati, malgrado la domanda di made in Italy, che finora non sono raggiunti dalla grande distribuzione organizzata è indubbiamente un fatto positivo”. Grazie all’accordo commerciale siglato con partner cinesi, Crai, catena italiana di grande distribuzione alimentare, arriva in Cina in collaborazione con alcuni protagonisti dell’industria agroalimentare quali il consorzio Grana Padano, Cavit e Conserve Italia. La prima fase dell’accordo prevede la realizzazione, prima delle Olimpiadi del 2008, di quattro stores, due a Shangai e due a Pechino, e successivamente di 400 shop in the shop, 12 cash&carry e quattro centri distributivi. A regime è previsto un giro d’affari di oltre 700 milioni di euro all’anno. Prossimi accordi similari avverranno in Russia, India, America Latina e in tutti quei Paesi dov’è forte la domanda per quei prodotti contrassegnati regolarmente (e non taroccati) made in Italy.


DISTRIBUZIONE - VENDING
ED ORA LA PIZZA A GETTONE

Metti la monetina ed esce fragrante e fumante una bella pizza. Ciò accade grazie al distributore automatico Wonder Pizza in grado di erogare una pizza calda e croccante in meno di due minuti. Il distributore è costituito da due parti: un magazzino-contenitore frigorifero a temperatura tra 0 e +4¡, e un forno elettrico per la cottura. Ogni ‘macchinetta’ può contenere 100 pizze di tre differenti gusti. Il cliente, attraverso un monitor e una pulsantiera, sceglie la varietà preferita che viene automaticamente prelevata dal frigorifero, attraversa la zona di taglio per l'apertura del contenitore, infornata, cotta e servita pronta per essere consumata su un vassoio. La pizza, prodotta con ingredienti di qualità, è conservata in un contenitore in atmosfera modificata a garanzia della shelf life prevista ossia: 42 giorni per il prodotto fresco, 12 giorni dopo lo scongelamento per il prodotto surgelato destinato a mercati logisticamente lontani. Tramite la lettura di un codice a barre, il distributore inforna sempre la più ‘anziana’, ovviamente non scaduta. Le pizze erogate da questo distributore sono disponibili nei gusti Margherita, Prosciutto, Capricciosa e Quattro formaggi. Va da sé che questo tipo di distributore è particolarmente indicato per luoghi di grande affluenza come ospedali, aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane, stazioni di rifornimento, hall dei cinema multisala, supermercati e centri commerciali in cui trovare il prodotto a qualsiasi ora del giorno e della notte.