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ASPETTANDO
EXPO 2015
A cura di Enza
Bettelli
Speck dell’Alto Adige IGP
Da sinistra: Bolzano, Val di Funes, Vigneti
La provincia autonoma di Bolzano è l’area di
produzione di questo particolare prosciutto crudo, ed è famosa
per le verdi e fertili vallate che la caratterizzano, con pascoli, frutteti
e vigneti ai quali fanno da corona le Dolomiti. Bolzano, il capoluogo,
è una bella città attraversata dal fiume Talvera, con un
tipico centro storico che si estende in strade e stradine ricche di negozi.
I principali punti di riferimento del centro sono la piazza Walther, sulla
quale si affaccia la Cattedrale gotica e che conduce ai Portici che arrivano
alla piazza delle Erbe con le bancarelle del mercato. Proseguendo, si
arriva al Museo Civico, che ospita Ötzi, l’uomo dei ghiacci,
e subito dopo ci sono il fiume e il Castel Mareccio. L’altra città
importante è Merano, con una bellissima passeggiata che costeggia
il torrente Passirio, dove sono situate le famose terme. Tra le altre
città da ricordare Bressanone e il suo Duomo e la vicina Abbazia
di Novacella, dove si producono ottimi vini. Molti i centri sportivi invernali,
ma tutta la provincia è meta perfetta per passeggiate ed escursioni,
anche tra i vigneti e i numerosi castelli, la maggior parte dei quali
ancora visitabili o abitati dai discendenti delle nobili famiglie. Numerosi
anche gli specchi d’acqua, tra i quali il lago di Caldaro. Tra le
valli ricordiamo quella ancora incontaminata di Funes e con vista sul
Gruppo delle Odle, dove tra settembre e ottobre si celebra la festa dello
Speck.
IL CONSORZIO
Il Consorzio di Tutela ha il compito di tutelare, valorizzare e promuovere
lo Speck. Ha sede a Bolzano ed è stato costituito nel 1992 da 17
produttori, prima ancora del conferimento della IGP che è avvenuto
nel 2003. In questi anni il Consorzio si è attivato per migliorare
sia la qualità sia la visibilità del prodotto, con attività
promozionali in Italia e nel mondo e l’introduzione di un nuovo
disciplinare e di un nuovo piano di controllo.
LO SPECK
Di Speck si parla già
agli inizi del 1200, anche se le prime tracce scritte risalgono al XVIII
secolo. Era infatti un prodotto riservato al consumo famigliare e un ottimo
metodo per conservare da un anno all’altro la carne dei maiali macellati
durante le feste natalizie.
Oggi, per la produzione viene utilizzata la carne magra della coscia,
disossata e rifilata, che prende poi una forma appiattita. La carne viene
salata e aromatizzata con spezie e erbe (pepe, ginepro, rosmarino, alloro,
aglio) e lasciate riposare a secco per 3 settimane in ambiente controllato.
Alla fine il contenuto di sale non deve superare il 5% perché il
prosciutto risulti dolce. Le baffe vengono quindi esposte a una leggera
affumicatura con legna poco resinosa e alla temperatura non superiore
a 20°C, alternando la fase di affumicatura ad altra di asciugatura.
A questo punto le baffe vengono messe a stagionare per un periodo medio
di 22 settimane, lasciandole esposte all’aria asciutta delle valli.
Il Bauernspeck Speck del contadino) è un prodotto ancora più
pregiato, ricavato da vari tagli (coscia, coppa, spalla, carrè
e pancetta) provenienti da suini selezionati di piccoli allevamenti nei
masi.
La baffa dello Speck ha colore marrone all’esterno mentre al taglio
è rossa, con una parte di grasso di colore bianco-rosato. Il gusto
è pieno, morbido, dolce, aromatico e con lieve sentore di fumo.
Lo Speck è disponibile in varie pezzature, cioè in baffe
intere, a pezzi o affettato, anche sottovuoto. Lo SpecK IGP è riconoscibile
per il marchio impresso a fuoco sulla cotenna e per il logo del Consorzio
sulle confezioni.
Si gusta tagliato a fettine sottili o spesse, a cubetti o a striscioline.
LA GASTRONOMIA DEL TERRITORIO
La cucina altoatesina ha una decisa impronta mitteleuropea. Tra i piatti
più famosi i Knödel (canederli) che, oltre a quelli tipici
con pane e Speck, sono preparati con spinaci, formaggio e perfino dolci.
Presenti anche alcuni tipi di paste ripiene con patate, formaggio e spinaci,
come pure varie minestre saporite come quella di orzo. Tra i secondi,
numerosi i piatti con carne di maiale, fresca o conservata, carne bovina,
cacciagione, pesci di acqua dolce e funghi. Ricco l’assortimento
dei dolci, a cominciare dallo Strudel (di mele, crema, frutta o ricotta),
frittelle, torta di grano saraceno e un’omelette dolce preparata
con farina, uova, latte e uvetta che viene servita spezzettata e con composta
di mirtilli rossi (Kaiserschmarn). Tra i prodotti tipici, le salsicce
fresche o affumicate, salami, formaggi di malga, burro, mele e frutti
di bosco. Eccellente il pane, proposto in moltissime versioni, bianco
o scuro, morbido o secco come lo Schüttelbrot che si conserva per
settimane e accompagna tradizionalmente il tagliere con Speck, formaggi
e cetrioli in agrodolce. Una menzione particolare agli ottimi vini della
regione, rossi e bianchi, provenienti dai vigneti presenti in quasi tutte
le vallate.
LA RICETTA: FRAPPE
Questo
dolce, semplice ma molto gustoso, viene preparato sempre in occasione
di feste e sagre in piazza. Per far scendere la pastella si usa un apposito
utensile, ma si può sostituire con un normale imbuto o con una
tasca da pasticciere.
Per ogni 100 g di farina unire 1 dl di latte tiepido, un cucchiaio di
grappa e un tuorlo. Unire poi un albume montato a neve ben soda con un
pizzico di sale e fare scendere la pastella direttamente nella padella
con abbondante olio caldo, a cerchi concentrici dal centro del recipiente
verso il bordo. La dimensione della frittella deve essere all’incirca
quella di un piatto piano. Farla dorare dai due lati, estrarla poi con
la paletta, farla asciugare un attimo su carta assorbente e servirla calda
cosparsa di zucchero a velo e con una cucchiaiata di confettura di mirtilli
rossi.
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