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LUOGHI
Ue: «Abbattete gli ulivi con
la Xylella»
40 comuni contagiati
Bisogna abbattere tutti gli olivi del Salento colpiti dal batterio killer
della Xylella, perchè anche se è la soluzione più
«dolorosa» per gli agricoltori è anche quella «più
efficace». È la richiesta da lacrime e sangue, arrivata alla
fine del Consiglio agricoltura da parte della Commissione Ue, che si è
detta «profondamente preoccupata» per il diffondersi della
malattia. Il ministro Maurizio Martina, lasciando la riunione dei 28 prima
della discussione sul punto, aveva affermato che «tutti i suggerimenti
sono benvenuti a patto che siano pratici e concreti», spiegando
che il dibattito odierno offriva «l'occasione per dimostrare concretamente
che quel che stiamo facendo» e a dare «piena comprensione
dell’impegno che ci stiamo mettendo».
Il commissario alla salute Vytenis Andriukaitis ha spiegato che «tutti
i problemi» relativi al problema Xylella, e in particolare quello
dei fondi, «sono in discussione con le autorità italiane».
Nel frattempo il commissario ha espresso la necessità di «misure
decisive che devono essere prese con urgenza immediata », esprimendo
quindi «pieno sostegno al governo italiano che nel frattempo ha
annunciato una serie di misure, incluse significative misure finanziarie».
Bruxelles conta infatti di presentare nuove iniziative verso gli ultimi
giorni di marzo, e lo stesso Andriukaitis ha annunciato che prossimamente
andrà di persona a Lecce per visitare l’area e «dimostrare
l’impegno dell’Ue nell’affrontare il problema».
Anche se, ha ripetuto il commissario, «devono essere rimossi tutti
gli alberi colpiti, questa è la cosa numero uno da fare».
Sono intanto già 40 i comuni colpiti da xylella fastidiosa. La
mesta conta è stata fatta ieri mattina, nell’audizione del
commissario straordinario Giuseppe Silletti nella IV commissione consiliare
della Regione Puglia, presieduta da Giandiego Gatta.
Nell’incontro, caldeggiato dal consigliere del Pd, Fabiano Amati,
il comandante della Forestale ha ribadito l’urgenza del piano di
contenimento del batterio killer degli ulivi. «Si parte da subito
fino alla fine di aprile con pratiche poco invasive per l’aratura
delle erbe spontanee, per eliminare l’insetto-vettore nella fase
giovanile. Poi si passerà agli interventi fitosanitari, con l’utilizzo
degli insetticidi».
Dal punto di vista operativo, Silletti ha spiegato che «il piano
definisce una fascia di profilassi che abbraccia alcuni comuni del brindisino,
del tarantino, oltre che del Leccese, una fascia cuscinetto indenne dal
parassita e una fascia di eradicazione lunga 50 chilometri e profonda
15». Insomma, è arrivato il tempo del sacrificio estremo.
(Daniela Pastore - www.lagazzettadelmezzogiorno.it)
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