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SALUTE
E BENESSERE
Troppi snack e bibite per i bimbi
italiani, il 25% in sovrappeso
Un genitore su due non conosce
i corretti stili di vita. Parte campagna “Mangia bene, cresci bene”
Bambini italiani sempre più “cicciottelli”: il 25%
è in sovrappeso e 1 su 10 è obeso. Le percentuali variano
tra l’8,2% del Nord al 9,3% del Centro fino al 15,2% del Sud. La
Regione più colpita è la Campania, dove 1 bambino di terza
elementare su 2 è obeso. La colpa? Anche dei genitori, visto che
il 50% non conosce i corretti stili di vita a tavola. Ecco che 1 giovanissimo
su 3 mangia quotidianamente snack e il 25% consuma bibite zuccherate o
gassate.
I dati dell’indagine curata dall’Osservatorio di sociologia
e ricerca sociale dell’Università Milano Bicocca, che ha
raccolto le principali ricerche nazionale e internazionali, sono stati
presentati a Roma per il lancio della campagna “Mangia bene, cresci
bene” promossa dal Moige, con il patrocinio della Società
italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) e Amiot, l’associazione
medica italiana di omotossicologia, in collaborazione con Guna.
Tra febbraio e maggio, la campagna attraverserà il Paese per informare
bambini e genitori sui corretti stili di vita. Al progetto prenderanno
parte 379 scuole, tra medie e elementari, per un totale di 40 mila studenti
e 75mila genitori coinvolti. In ogni istituto, i docenti e i medici Amiot
terranno incontri formativi sulla sana alimentazione e distribuiranno
kit didattici a ragazzini e genitori. Per gli studenti c’è
anche un concorso a premio: le illustrazioni più significative
saranno affisse nelle farmacie e gli studi medici aderenti e daranno vita
ad un calendario info-educativo dell’iniziativa, distribuito nelle
scuole che hanno partecipato.
«Questo è l’anno dell’Expo a Milano - afferma
Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige nel suo intervento
- in Italia abbiamo cultura alimentare straordinaria, con tante varietà
e verdure di stagione. Ma le conosciamo? Ecco - prosegue - scendiamo in
campo contro l’obesità infantile, in Italia la prevalenza
di bambini in sovrappeso supera di circa 3 punti percentuali la media
Ue, con un tasso di crescita annua dello 0,5-1% pari a quello degli Usa.
Occorre fornire un’alternativa ai ragazzi per contrastare la sedentarietà,
lo sport ad esempio, ma anche gli strumenti per conoscere e condividere
le scelte sane: dunque mangiare bene per vivere meglio».
Secondo Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di
pediatria preventiva e sociale (Sipps), il quadro presentato dall’indagine
curata dall’Osservatorio di sociologia e ricerca sociale dell’Università
Milano Bicocca non deve indurre in un pessimismo assoluto sui chi vincerà
la battaglia contro l’obesità infantile: «Sembra che
nei pre-adolescenti ci sia un inizio di calo del sovrappeso - avverte
- questo non deve far calare l’attenzione sul fenomeno dell’obesità
in Italia che rimane purtroppo ancora alto. Possiamo farcela con un’alleanza
forte con le famiglie e un approccio multiprofessionale con gli specialisti
e le istituzioni. Per arrivare a combattere obesità serve la prevenzione
primaria, ma - chiosa - le bevande zuccherate fin dalla nascita vanno
ridotte al massimo o abolite».
«Se pensiamo come i ragazzi italiani in passato erano portati ad
esempio di una generazione in salute grazie alla dieta mediterranea -
osserva Alessandro Pizzoccaro, presidente Guna S.p.a - oggi invece incredibilmente
abbiamo tra i bambini un problema di obesità tra i maggiori a livello
Ue. Noi abbiamo voluto dare il nostro contributo a sensibilizzare i ragazzi
e i genitori per cambiare questo trend, pericoloso anche per i futuri
uomini e donne di domani».
Anche l’Amiot, l’Associazione medica italiana di omotossicologia,
è scesa in campo insieme al Moige per la campagna “Magia
bene, cresci bene” per invertire la rotta del fenomeno: «Agire
sui più piccoli attraverso la prima medicina, il cibo - ricorda
Cesare Fanti, presidente Amiot - è il passaggio fondamentale per
la salute delle future generazioni». (www.lastampa.it)
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