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SALUTE
E BENESSERE
La Cina al lavoro per garantire la sicurezza
alimentare: metalli pesanti nelle terre, fattorie antiquate, acque inquinate
e infrastrutture carenti. I risultati? Tra qualche anno
La Cina prova a compiere un passo in avanti nel campo della sicurezza
alimentare. Il documento di indirizzo per il 2015, appena reso noto dal
Ministero dell’Agricoltura, per il dodicesimo anno di fila pone
al centro l’agricoltura, ma quest’anno lo fa con particolare
attenzione all’ammodernamento delle strutture agricole e alla sicurezza
dei prodotti.
Il lavoro da svolgere non sarà né semplice né di
breve durata: milioni di ettari sono contaminati dai metalli pesanti utilizzati
indiscriminatamente per decenni dalle industrie, le strutture per la fornitura
di energia sono insufficienti e obsolete, e spesso incentrate sui
combustibili fossili. L’acqua, talvolta insufficiente, non risponde
sempre ai requisiti di igiene . Come se non bastasse le fattorie, dove
ancora oggi si stima che viva almeno un terzo della popolazione, sono
antiquate e i collegamenti frammentari. In particolare, per migliorare
le condizioni di produzione, lo Stato sta cercando di mettere in piedi
in sistema di monitoraggio di tutte le attività delle fattorie
che, tradizionalmente, devono stipulare contratti con le amministrazioni
locali e non possono vendere in proprio. Attraverso questo obbligo, le
autorità pensano di avere una fotografia della situazione, e di
poter programmare interventi mirati. Le azioni previste anche a livello
di infrastrutture sono numerose: mancano acquedotti e centrali elettriche
che lavorino anche con fonti alternative a quelle classiche. Queste centrali
devono fornire tutta l’energia necessaria ad alimentare sistemi
di refrigerazione, condizionamento, lavaggio, stockaggio e così
via. Tra le infrastrutture vanno annoverate anche le ferrovie per il trasporto
e i centri di riferimento sanitario e veterinario locali, il cui scopo
è quello di aiutare a contenere la diffusione di malattie, come
l’influenza aviaria, lavorando il più possibile in rete.
Per facilitare lo sviluppo di sistemi più moderni e sicuri, il
documento parla di nuovi incentivi per gli investimenti privati e finanziamenti
a tassi agevolati erogati dalle banche statali per progetti destinati
a migliorare strutture e infrastrutture. La China Development Bank e la
Postal Development Bank aiuteranno i piccoli imprenditori con mutui per
progetti che rispettino regole più stringenti per il rispetto dell’ambiente
e la sicurezza alimentare. Date le dimensioni del paese e della sua popolazione
e i ritardi accumulati per decenni, i risultati si vedranno tra qualche
anno. Tuttavia il messaggio è chiaro, ed è stato indotto
anche dai sempre più frequenti blocchi all’esportazione di
merci alimentari cinesi per il mancato rispetto di norme ormai diffuse
e sempre più severe.
La Cina, se vuole continuare a crescere, deve nutrire meglio la sua popolazione,
e allo stesso tempo raggiungere standard di qualità dei suoi prodotti
alimentari accettabili dal resto del mondo. Le malattie più pericolose
sono venute spesso dalle città più popolose che, con i loro
mercati pieni di animali vivi e morti e merci tenuti nella più
completa promiscuità, sono serbatoi ideali per varie zoonosi. È
probabile che nei prossimi anni il governo provi a intervenire anche in
quel settore, per non vanificare gli sforzi fatti in periferia.
(Agnese Codignola - www.ilfattoalimentare.it)
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