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SALUTE
E BENESSERE
Oms: “Troppo zucchero”, ma l’Italia si ribella
La richiesta di ridurre al 5% l’apporto calorico
giornaliero di zucchero ha sollevato molte critiche
Finiremo per scrivere sulle confezioni di zucchero che
nuoce gravemente alla salute? Ce lo chiedevamo qualche anno fa quando
Robert Lustig, discusso pediatra ed endocrinologo dell’Università
della California aveva dichiarato che «Lo zucchero è tossico,
e andrebbe regolamentato per legge. Perché dà dipendenza,
proprio come alcol e tabacco, e l’educazione alimentare non basta».
Senza arrivare a un estremo simile l’uso dello zucchero continua
a fare discutere. E dividere i pareri dell’Organizzazione mondiale
della sanità (Oms) e dell’Italia, che in un’azione
solitaria ha stoppato i nuovi limiti sul consumo di zucchero suggeriti
dall’Oms.
L’Oms già da diverso tempo sta lavorando a nuove linee guida
che regolino la quantità di zucchero assunta giornalmente. La preoccupazione
è che un consumo eccessivo di zuccheri possa portare a una dieta
non sana, carie, un aumento di peso e un conseguente rischio di malattie
dette non trasmissibili, come diabete e malattie cardiovascolari. «L’obiettivo
delle linea guida è di fornire raccomandazioni sul consumo di zuccheri
per ridurre il rischio di malattie non trasmissibili in adulti e bambini
– spiega L’Oms – con una particolare attenzione per
la prevenzione e il controllo del peso e delle carie dentali. Una volta
finalizzate, le raccomandazioni di queste linee guida potranno essere
utilizzate dai responsabili del programma e attori politici per valutare
l'assunzione corrente di zuccheri rispetto allo standard attuale e sviluppare
misure per ridurre l'assunzione di zuccheri liberi, se necessario, attraverso
interventi di sanità pubblica».
La conclusione a cui è arrivata l’Oms è stata
quella di suggerire una riduzione del limite sul consumo quotidiano di
zuccheri semplici, attualmente al 10% delle calorie ingerite (pari a circa
50 grammi si zucchero, e approvata dall’Oms nel 2002), al 5 per
cento. Con riferimento a tutti gli zuccheri aggiunti agli alimenti, nonché
a quelli naturalmente presenti nel miele, negli sciroppi, nei succhi e
nei concentrati di frutta. La revisione del limite però, già
lo scorso novembre aveva suscitato il disappunto del ministro della Salute
Beatrice Lorenzin, che alla vigilia della Seconda Conferenza Mondiale
sulla Nutrizione aveva dichiarato che: «Quel limite è palesemente
sproporzionato e privo di un serio fondamento scientifico. Perché
– come emerge anche dalla tabella annessa dalla stessa Oms –
risulta che lo studio che ha determinato la raccomandazione dell’Oms
non ha nulla a che vedere con l’obesità, ma solo con le carie
dentali. Uno studio tra l’altro effettuato in Giappone tra il 1959
e il 1961». (Cristina Tognaccini - www.linkiesta.it)
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