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Vinitaly: Uiv e Polizia insieme in progetto 'in vino virtus'

Una etichetta ad hoc per promuovere il bere responsabile

"Il vino affonda le proprie radici nella storia del nostro Paese e in quella dell'Europa. In uno stile di vita equilibrato e rispettoso, consumare vino con moderazione aggiunge sapore al nostro quotidiano e valorizza la nostra meravigliosa cucina. L'iniziativa della Polizia di Stato ci vede quindi totalmente allineati tanto che circa un centinaio delle nostre aziende hanno immediatamente aderito". Con queste parole Domenico Zonin, presidente di Unione italiana vini (Uiv), commenta il progetto "In Vino Virtus" presentato a Verona insieme alla Polizia di Stato.
Le aziende associate all'Unione Italiana Vini che hanno aderito al progetto applicheranno su 20 bottiglie un'etichetta studiata ad hoc, completa del nome e logo dell'azienda e del logo della Polizia di Stato. Di queste, sei bottiglie saranno inviate alla questura di Verona, che le esporrà in uno stand dedicato al Vinitaly; le altre saranno esposte negli stand delle rispettive aziende insieme agli altri prodotti. "Teniamo presente - aggiunge Zonin - che l'Italia attualmente si trova, rispetto a molti paesi europei, in una situazione di equilibrio con un livello di abuso di alcol molto basso considerando la popolazione consumatrice complessiva, perché di fatto gli italiani per tradizione accompagnano i pasti con il vino e negli anni c'è stato un passaggio graduale dalla quantità alla qualità, una sorta di autoregolazione. Dobbiamo proseguire, quindi, su questo binario del 'bere responsabile', andando ad intervenire dove questa condizione culturale è minacciata, soprattutto tra i giovani". (www.ansa.it)

 


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