SALUTE E BENESSERE

Educazione alimentare: l'Europa la ritiene necessaria

Affinché i bambini si avvicinino con naturalezza a una sana alimentazione, è importante insegnar loro a prendere coscienza di ciò che si mangia e del perché

Il Joint Research Centre (JRC) - un centro di ricerca che opera nell'ambito della Commissione europea e che si occupa delle politiche comunitarie - ritiene necessario che nelle scuole di tutta Europa si faccia educazione alimentare. Per fare ciò occorre cominciare a controllare che la gestione delle mense sia regolamentata e segua le linee guida per l’orientamento verso una corretta e sana alimentazione che combatta sovrappeso e disordini alimentari così diffusi fra i bambini e gli adolescenti.

L’Europa pertanto ha messo in atto una strategia che, entro il 2020, punta a fermare la costante diffusione del fenomeno dell’obesità infantile. Al Joint Research Center il compito di disegnare la cartina geografica delle politiche per l'alimentazione in ambito scolastico. Il ruolo principale in questo ambito è riservato alle politiche sull'alimentazione a scuola che, tramite la mensa, deve avere un ruolo di educatore.
Tutti e 28 gli Stati membri riconoscono l'importanza del ruolo educativo della mensa scolastica e sottolineano la necessità di fornire continue e aggiornate linee guida volontarie o regole obbligatorie su quali cibi e bevande possono o dovrebbero essere serviti in ambito scolastico. In otto paesi su dieci, le disposizioni limitano o mettono al bando bevande zuccherate e snack dolci e salati che espongono i bambini al rischio sovrappeso.
Questo il punto debole dell’Italia che, al contrario dei due terzi degli Stati membri dell'Unione Europea, non prevede l'obbligo dell'educazione alimentare nelle scuole. Purtroppo la presenza, in Italia, di numerose realtà in cui non esiste alcun progetto o regolamentazione ben precisa in materia di alimentazione la dice lunga su quanto il nostro paese abbia a cuore il problema.
Sono poche le province in cui esistono veri e propri progetti di educazione alimentare con spazi dedicati nell’orario scolastico a lezioni e laboratori; nella maggior parte dei casi, invece, esistono solo delle semplici regole per il momento del pasto in mensa.
Anche nelle scuole ben organizzate il problema che si presenta più spesso, soprattutto in scuole medie inferiori e superiori, riguarda le vending machine che distribuiscono prodotti di qualità molto bassa e poco nutrienti. L’importanza di far capire ai bambini e ai ragazzi che siamo inevitabilmente ciò che mangiamo è ormai altissima e per insegnare loro ad amare il proprio corpo e ad averne cura bisognerebbe partire proprio dall’insegnamento su come nutrirlo. (www.tgcom24.mediaset.it)

 


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