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SALUTE
E BENESSERE
Celiachia, allo studio un sistema per “ingannare”
l’intolleranza
Si è aperta una nuova speranza per migliorare la qualità
della vita dei celiaci: un gruppo di ricercatori dell’Isa (Istituto
di Scienze dell’Alimentazione) - Cnr di Avellino ha messo a punto
un metodo scientifico innovativo che consente di detossificare la farina,
nascondendo all’organismo le tossine del glutine ed evitando così
la reazione infiammatoria.
«Un’alterata risposta infiammatoria verso il glutine è
alla base della patologia celiaca. La strategia innovativa sviluppata
al Cnr consiste in un trattamento enzimatico “food grade”
effettuabile direttamente sulle farine o semole di grano in grado di mascherare
le sequenze tossiche del glutine», spiega Mauro Rossi ricercatore
senior dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Cnr.
Lo studio promette di mantenere inalterate le proprietà organolettiche
dei cibi: «Con questa formula il glutine non viene più riconosciuto
dai linfociti responsabili dell’infiammazione. Da un punto di vista
tecnologico ed organolettico non ci sono differenze sostanziali con la
normale farina. Grazie alla collaborazione con un gruppo aziendale interessato
allo sviluppo commerciale del «trovato» - spiega il ricercatore
- Cnr sta avviando ora il trial clinico in collaborazione con il Policlinico
Umberto I di Roma per la validazione definitiva della strategia».
I risultati della farina detossicata sono previsti prima dell’estate
e si auspica che entro l’anno venga immessa sul mercato a disposizione
della crescente popolazione dei celiaci: si stima che 1 su 100 in Europa
e Stati Uniti siano intolleranti al glutine. In Italia i celiaci diagnosticati
sono 150mila (fonte AIC, 2013) su un totale di circa 600mila persone potenzialmente
intolleranti al glutine (1% della popolazione). (www.ilsecoloxix.it)
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