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QUALITA'
Falso vino con i piselli: sequestrate
20 mila bottiglie
Il blitz in una ditta cinese nel fiorentino.
Erano pronte per essere messe in commercio
Le bottiglie di vino e grappa sequestrate.
A volte venivano usati i piselli, in altri casi prugne, riso o sorgo.
Di sicuro non i classici ingredienti con cui si producono vino e grappa.
Ventimila bottiglie di falsi, fatti con una miscela di alcol e appunto
piselli sono state sequestrate dagli uomini del Corpo forestale dello
Stato e dell'Agenzia delle dogane, nel corso di un blitz effettuato in
un'azienda di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, conosciuta come
uno dei più grandi distributori di prodotti cinesi. Al termine
dei controlli il titolare della ditta è stato denunciato.
Le bottiglie trovate nel suo magazzino erano tutte corredate di etichette
con le scritte 'vino' e 'grappa'. Già impacchettate nelle casse,
pronte per essere commercializzate. Per gli investigatori sarebbero presto
finite sugli scaffali della grande distribuzione e nei ristoranti. La
spedizione però è stata bloccata grazie all'intervento delle
forze dell'ordine. Un blitz mirato e non casuale, fanno sapere gli inquirenti.
È bene precisare che in questo caso il 'made in Italy' non ha corso
alcun rischio. Nessun Brunello fatto coi piselli ha rischiato di finire
sulle tavole dei consumatori. Le bevande infatti venivano spacciate per
prodotti tipici dell'antica tradizione asiatica, come la 'grappa cinese',
il 'vino di riso' e il 'vino di prugna'. Al loro interno però non
è stata trovata nessuna traccia di vino o di vinacce, come invece
previsto dalla normativa europea per poter definire una bevanda col nome
di 'vino' o 'grappa'. Nelle prossime settimane saranno sottoposte a ulteriori
indagini ed esami nei laboratori dell'Agenzia delle dogane, per accertare
la loro esatta composizione e per escludere che siano state realizzate
con prodotte nocivi per la salute.
Intanto, il titolare dell'azienda dovrà rispondere dei reati di
frode in commercio e di violazione del codice del consumatore sulla sicurezza
dei prodotti. Nel corso dell'ispezione nel suo magazzino gli agenti hanno
trovato altre irregolarità, e hanno apposto i sigilli a 3mila tra
macchinati elettriche ed elettroniche. Si tratta di stufe, cappe aspiranti,
pentole elettriche, cuoci riso. Avevano tutte il marchio 'CE', sulla cui
autenticità sono in corso accertamenti. L'uomo non ha saputo indicare
la provenienza dei macchinari, non ha saputo fornire la certificazione
che ne attestasse la sicurezza e la conformità alle normative del
settore. (http://firenze.repubblica.it)
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