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QUALITA'
Expo: Unioncamere, 'Italian Quality Experience' agroalimentare in un click
L’Italia, campione del mangiar
bene e del buon vino, leader mondiale nella sicurezza alimentare e nell’eco-sostenibilità
delle produzioni agricole, ha finalmente una piattaforma web che rende
onore, con tanto di 'rating', alla sue aziende e alle sue eccellenze produttive.
Italian Quality Experience, il portale nato per iniziativa di Unioncamere
e delle Camere di commercio in occasione dell'Expo 2015 e presentato oggi
a Roma dal presidente dell’Unione italiana delle Camere di commercio,
Ferruccio Dardanello, promette di far conoscere al mondo la complessità
del modello produttivo agroalimentare italiano, composto da circa 700mila
imprese della filiera allargata.
Un modello che ha dato prova di vitalità, capacità di cambiamento
e di leadership non solo produttiva, ma anche culturale. Perché
è l’espressione di quella simbiosi tra territori e comunità
che ha permesso all’Italia di essere, tra l’altro, leader
a livello mondiale per la sicurezza della produzione agroalimentare con
una quota dei prodotti con residui chimici contenuta allo 0,2%: una percentuale
quasi 10 volte inferiore rispetto alla media europea (1,9%) e oltre 30
volte più bassa di quella extracomunitaria (6,3%).
Ed è ancora grazie a questo modello rispettoso dell’ambiente
che oggi l’agricoltura italiana, con il 35% di gas serra in meno
della media Ue, è tra le più sostenibili su scala internazionale.
Ma Italian Quality Experience è anche uno strumento per promuovere
il nostro Paese all’estero. Perché attraverso i racconti
e i video delle filiere dell’agroalimentare italiano resi disponibili
nel portale, anche grazie alla collaborazione con Symbola e con la Rai,
si può vivere una sorta di 'viaggio esperienziale' in grado di
stimolare l’interesse del navigatore verso quei territori dove si
trovano le produzioni e la grande ricchezza di beni culturali e paesaggistici
che li circondano. Un modo per portare l’Expo fuori dall’Expo.
Per diffondere la conoscenza della piattaforma su scala internazionale,
un ruolo di rilievo sarà giocato dalle 105 Camere di commercio
italiane e dalle 81 Camere di commercio italiane all’estero che,
anche attraverso la rete dei 1.700 ristoranti italiani nel mondo dislocati
in 55 Paesi nei cinque continenti, consentiranno di raggiungere oltre
60 milioni di persone.
Con Italian Quality Experience si concretizza così uno dei primi
progetti inseriti dal governo in Agenda Italia 2015 per l’Expo,
patrocinato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali,
dal ministero dei Beni, le attività culturali e il turismo, dal
ministero dell’Ambiente e, per le attività di promozione
all’estero, dalla Expo 2015 spa.
"I prodotti agroalimentari italiani sono famosi in tutto il mondo
-spiega il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello- mentre è
meno noto l’universo delle tante imprese che hanno reso e rendono
possibile questo miracolo ogni giorno".
"Siamo consapevoli -sottolinea- che è difficile dare la rappresentazione
di un sistema così complesso e della ricchissima varietà
di imprese, dalla più grande alla più piccola, che sono
distribuite su tutto il territorio, che operano in più settori,
che si intrecciano tra loro in diversi legami di filiera".
"Però abbiamo trovato una chiave di lettura -avverte- che
pensiamo possa facilitarne la comprensione: le filiere agroalimentari
allargate in una visione tridimensionale, nella quale emergano le capacità
dell’imprenditore di mettere insieme in un mix il territorio, la
tradizione e il talento”.
Ad oggi, sono quasi 700mila le aziende della filiera allargata dell’agroalimentare
estratte dal Registro imprese e inserite nella piattaforma web Italian
Quality Experience. Un variegato ecosistema produttivo messo per la prima
volta sotto la lente di ingrandimento in un unico portale, così
composto in rapporto alle diverse filiere: 1.292 imprese di olii di semi;
185.593 di ortaggi e frutta; 14.948 di fiori, miele, spezie e condimenti;
82.416 di vini, spumanti e distillati; 2.782 di cacao, cioccolati e pasticceria;
1.905 di caffè, tè, succhi e acque minerali; 46.057 di latte
e formaggi; 177.179 di cereali, pane, pasta e dolci; 612 di riso; 12.988
di produzione ittica; 109.565 di allevamento, carni e loro lavorazione;
409 di birre; 889 di chimica per l'agricoltura; 6.892 di macchine per
la produzione agroalimentare; 47.847 di olio d'oliva.
Per aumentare il livello di visibilità ogni azienda può
aggiungere e aggiornare le informazioni sulla propria attività
ai dati anagrafici pubblici estratti dal Registro Imprese presenti nella
piattaforma. Le imprese con più informazioni certificate verranno
riconosciute come più qualificate e, quindi, saranno anche quelle
maggiormente visibili. Perché lo spirito del progetto è
di 'Portare tutti' ma 'Tutti in modo diverso' per 'Raccontare l’eccellenza
e la sua diversità' al mondo intero.
Ad oggi sono oltre 2.300 le imprese che si sono già registrate
e che grazie allo scoring di visibilità messo a loro disposizione
possono distinguersi più facilmente all’interno del panorama
agroalimentare italiano. Ma chiunque lo desiderasse è ancora in
tempo per farlo. Basta registrarsi gratuitamente sul portale per arricchire
il proprio profilo con informazioni sull’attività, i prodotti
e la propria storia. (www.adnkronos.com)
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