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IN PRIMO
PIANO
L’INEA pubblica uno studio sull’impatto dell’embargo
russo sull’agroalimentare italiano
L’embargo sulle importazioni agroalimentari
decretato dalla Russia lo scorso 7 agosto sta avendo ripercussioni significative
in Italia, sesto paese europeo nel 2013 per esportazioni agroalimentari
verso il mercato russo, passate in 10 anni da 222 milioni di euro a oltre
684 milioni (+208%). Le produzioni interessate dal blocco sono quelle
ortofrutticole, la carne, il latte e derivati, i prodotti ittici e altre
preparazioni alimentari.
A risentire maggiormente dell’embargo, anche per la deperibilità
dei prodotti, è il settore ortofrutticolo e, in particolare, il
comparto della frutta fresca le cui esportazioni nel 2013 hanno superato
i 60 milioni di euro. In particolare, le produzioni più colpite
sono quelle di mele (17,1 milioni di euro), uva da tavola (16,5 milioni),
kiwi (12,6 milioni) e pesche (7,3 milioni). Altro comparto colpito dall’embargo
è quello lattiero-caseario, i cui flussi verso la Russia sono stati
pari a circa 45 milioni di euro nel 2013, quasi il 2% dell’export
italiano complessivo del comparto. Nello specifico formaggi e latticini
sono i prodotti con il più alto valore di esportazioni bloccate
verso la Russia (43,3 milioni di euro). Tra questi, il Grana Padano e
il Parmigiano Reggiano patiscono in particolar modo gli effetti della
situazione politica creatasi, data la forte crescita negli ultimi anni
delle esportazioni verso il mercato russo che nel 2013 avevano raggiunto
i 15 milioni di euro.
Nello studio pubblicato dall’INEA, la politica di embargo attuata
dalla Russia viene analizzata su tre livelli: il primo offre una panoramica
degli effetti dell’embargo a livello europeo e del posizionamento
dell’Italia all’interno di tale contesto, con una rassegna
delle politiche adottate dall’UE per sostenere i settori colpiti
dalle restrizioni commerciali russe. Nella seconda parte l’analisi
si concentra sul nostro paese, con il dettaglio degli effetti dell’embargo
a livello merceologico e territoriale. Vengono inoltre analizzati i primi
dati relativi all’andamento degli scambi agroalimentari italiani
nel periodo post-embargo. Infine, nell’ultima parte, vengono valutati
scenari futuri di impatto dell’embargo sul sistema agroalimentare
europeo.
Lo studio dell’INEA “L’IMPATTO DELL’EMBARGO RUSSO
SULL’AGROALIMENTARE ITALIANO” è disponibile online
sul sito www.inea.it
L’INEA è un ente pubblico istituito nel 1928, che svolge
attività di ricerca, di rilevazione, analisi e previsione nel campo
strutturale e socio-economico del settore agro-industriale, forestale
e della pesca.
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Ufficio Stampa - MC
Micaela Conterio
Tel. 067478523
uff.stampa@inea.it
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