ENTI E
MINISTERI Promozione e risorse per fronteggiare le incognite future Il 31 marzo 2015 è ormai alle porte e quello che la fine del regime delle quote determinerà rappresenta un tema su cui si stanno concentrando gli interventi di tutti i maggiori esperti del settore a livello europeo. Il 7 gennaio scorso, presso la sede del Parlamento europeo a Bruxelles, si è svolto il workshop “Crisis in the milk market: management of the post quota system”. L’iniziativa è stata organizzata dal Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale di cui Paolo De Castro è oggi coordinatore. “Migliaia di allevatori stanno vivendo una situazione difficile – ha detto nel suo intervento introduttivo al workshop De Castro – Il prossimo 1 aprile finirà il regime delle quote, un termine importante che ha già spinto la produzione europea a crescere del +5% nel 2014. In questo contesto, il crollo dei consumi interni e gli effetti dell’embargo russo sui formaggi spiegano il crollo del prezzo del latte, oggi pari al 50% di quello di poco più di sei mesi fa. Un quadro complesso e difficile in cui il Parlamento europeo interverrà introducendo nuovi strumenti di gestione dell’offerta, dando direttamente agli allevatori la possibilità di contrastare la volatilità dei prezzi”. Per l’Italia era presente Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano e responsabile settore latte di Agrinsieme, che ha sottolineato la necessità di adottare “misure, nel breve e medio-lungo periodo, che pongano rimedio al calo di consumi, interno ed esterno, e ridiano ossigeno al settore. Nel medio periodo servono più risorse per la promozione interna ed esterna dei prodotti ad alto valore aggiunto e la rimozione delle barriere all’export sia per questi prodotti che per le commodity. Se queste misure non dovessero attuarsi, assisteremo al crollo della produzione di latte in Europa che ci renderebbe in gran parte dipendenti dall’estero”. Paolo Bodini
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|||