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ENTI E
MINISTERI
Pesca: obbligo sbarco, sì da Stati ad accordo negoziatori Ue
Intanto Commissione studia soluzione
su emergenza vongole Italia
Ulteriore passo avanti dell'Ue verso il
via libera definitivo sulla normativa per rendere operativo l'obbligo
di sbarco di tutto il pescato in porto, che in base alla nuova riforma
della Politica comune della pesca è in vigore dal primo gennaio
2015.
Il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) dei 28 Stati membri
dell'Ue ha infatti approvato il testo di compromesso finale sull'attuazione
dell'obbligo di sbarco, chiamato regolamento "omnibus", in quanto
contiene un pacchetto di modifiche ai regolamenti di controllo e specifiche
misure tecniche.
Appena il testo finale sarà disponibile, il regolamento figurerà
all'ordine del giorno del Parlamento europeo e del Consiglio Ue per l'adozione
definitiva.
Intanto, sul fronte dell'emergenza vongole in Italia, dopo l'incontro
del 26 gennaio a Bruxelles tra il sottosegretario Giuseppe Castiglione
e il commissario alla pesca Karmenu Vella, la Commissione europea é
impegnata a studiare il problema per trovare una soluzione. Attualmente
infatti, le norme che regolano la taglia minima delle vongole sono molto
restrittive.
Come ricordava Castiglione, "se in un determinato quantitativo si
trova anche solo una vongola sotto taglia, il prodotto viene sequestrato,
il pescatore denunciato penalmente, così come il commerciante che
vende quel prodotto". Sulla questione - secondo quanto si apprende
- dei contatti sono in corso tra la Direzione generale Mare alla Commissione
europea e rappresentanti del Ministero. (www.ansa.it).
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