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ENTI E
MINISTERI
La Commissione Europea traccia le linee guida per un’agricoltura
più sostenibile
Nessun obbligo, ma una lista di 77 pesticidi
ed antiparassitari “candidati alla sostituzione”, su cui ogni
Paese dovrà valutare l’esistenza di un’alternativa
“green”
La Commissione Europea traccia le
linee guida per un’agricoltura più sostenibile: nessun obbligo,
ma una lista di 77 pesticidi ed antiparassitari “candidati alla
sostituzione”, tra cui il rame, su cui le autorità nazionali
dei singoli Paesi dovranno valutare l’esistenza, o meno, di alternative
più sostenibili, anche tra i metodi che non chimici, come spiega
il portale “Wine-Searcher” (www.wine-searcher.com). 26 di
questi 77 sono usati comunemente in viticoltura, ma di certo la sostanza
da cui è più difficile prescindere tra i filari è
il solfato di rame, usato in miscela da più di un secolo per difendere
la vite dalle muffe ed approvato anche nella viticoltura biologica, dove
è considerato un’alternativa organica all’uso sistematico
di sostanze chimiche.
Come spiega la stessa Commissione Europea, l’elenco è il
risultato di una revisione globale delle sostanze antiparassitarie che
si trovano comunemente in commercio, messe in fila da uno studio indipendente.
Lo scopo è quello di incoraggiare e promuovere le colture più
sostenibili, senza vietare alcunché: le sostanze usate oggi resteranno
sul mercato, e sono assolutamente sicure, ma potrebbero essere sostituite
se venisse individuata un’alternativa migliore.
L’uso di queste sostanze, oggi, viene passato al vaglio dell’Unione
Europea ogni 10 anni, periodo che sarà accorciato a 7 anni, proprio
per accelerare la ricerca di sostanze più sostenibili, dato che,
rimanendo sull’esempio del rame, nonostante non crei alcun pericolo
alla salute dell’uomo, è incluso nella lista a causa della
sua tossicità per gli organismi acquatici. Un aspetto che certo
non lascia indifferente il mondo della viticoltura: secondo Britt e Per
Karlsson, autori del libro “Biodynamic, Organic and Natural Winemaking:
Sustainable Viticulture & Viniculture”, uno studio del 2011
ha mostrato come i distretti vinicoli francesi avevano concentrazioni
di rame nei loro terreni particolarmente elevate, superiori ai 50 milligrammi
per chilo. (www.winenews.it)
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