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ENTI E
MINISTERI
Tutte le novità sulla Direttiva Nitrati presentate a BioEnergy
Italy.
Un “pentolone” con dentro tante
novità. E’ la definizione che Giuseppe Uberti, responsabile
dell’Ufficio tecnico e ambientale della Libera Associazione Agricoltori
di Cremona, ha dato della Direttiva Nitrati introducendo il Seminario
di aggiornamento su questa normativa comunitaria, organizzato nell’ambito
della V edizione di BioEnergy Italy, in svolgimento fino al 27 febbraio
presso i padiglioni di CremonaFiere.
L’incontro, al quale hanno partecipato
Vitaliano Peri della Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia,
Stefano Brenna dell’Ersaf e Vincenzo Marchini, presidente della
sezione zootecnica della Libera Associazione Agricoltori di Cremona, ha
voluto fornire un aggiornamento sull’evoluzione di una normativa,
la Direttiva Nitrati appunto, da sempre al centro di un’accesa discussione
per i contenuti e le implicazioni che ne derivano a carico degli allevatori.
L’equiparazione del digestato ai fertilizzanti chimici potrebbe
aprire la strada all’eliminazione del limite dei 170kg/ha di azoto
E il “pentolone” a cui si è riferito Uberti riguarda
soprattutto alcuni punti del Decreto ministeriale, non ancora approvato,
discusso non più tardi del 20 febbraio scorso in sede di Commissione
europea. “Oggi il digestato agrozootecnico, se soddisfa determinate
qualità previste, viene equiparato ad un fertilizzante chimico
– ha spiegato Vitaliano Peri – e proprio per questo potrebbe
non essere più vincolato al rispetto del limite dei 170kg/ha azoto
previsti per lo spandimento nelle zone vulnerabili, così come invece
prevede la Direttiva nitrati. Parallelamente, potrebbe essere eliminato
anche il limite dei 340kg/ha. Questa a mio avviso è la novità
principale di questo Decreto a cui stiamo lavorando affinchè venga
recepito a Bruxelles. Le altre novità in esso contenute riguardano
le procedure, gli stoccaggi del digestato ma anche la possibilità
di applicare una maggiore elasticità negli spandimenti invernali
che, fermo restando il divieto per i mesi di dicembre e gennaio, potrebbe
riguardare i rimanenti 30 giorni stabiliti per arrivare ai tre mesi di
fermo previsti dalla normativa”. Intanto, il 5 marzo prossimo, Regione
Lombardia presenterà al Comitato nitrati comunitario la richiesta
per il rinnovo della deroga ai 170kg/ha azoto che nel 2011, stabilendo
il rispetto di determinati requisiti a carico degli allevatori che ne
hanno fatto richiesta, ha innalzato il limite a 250kg/ha.
La Commissione europea non ha mai avviato nessuna modifica della Direttiva
nitrati, emanata addirittura nel 1991
Non solo, il 17 marzo, le 5 Regioni padane maggiormente interessate dalla
Direttiva nitrati, si presenteranno al ministero dell’Ambiente con
una proposta di revisione della normativa da inoltrare successivamente
a Bruxelles. Grande fermento dunque, in cui, come ha ricordato Stefano
Brenna delll’Ersaf, “occorre lavorare per un uso sempre più
efficiente dell’azoto per arrivare progressivamente a una maggiore
sostenibilità ambientale”.
Nonostante la Direttiva nitrati risalga all’ormai lontano 1991 e
nel corso di questi anni, come ha sottolineato Peri, “siano intervenuti
molti cambiamenti tecnologici e climatici, spesso positivi, che consiglierebbero
quantomeno un adeguamento della normativa, la resistenza della Commissione
europea in questo senso è tangibile. Una rigidità che si
è manifestata nei 24 anni dalla sua firma, durante i quali la Direttiva
nitrati non è stata oggetto di alcuna modifica”.
Paolo Bodini
Responsabile Ufficio Comunicazione ed Eventi di CremonaFiere
Tel.: +39 0372 598 206 - Mob.: +39 345 258 6239
paolobodini@fieracremona.it
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