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FATTI E
PERSONE
La crisi cambia le abitudini degli italiani:
addio alla dieta mediterranea
Il crollo più pesante per l’olio
di oliva, con acquisti in calo del 25. Meno 7% della frutta
La crisi ha tagliato i consumi alimentari
ma ha anche profondamente modificato le abitudini degli italiani che sono
stati costretti a dire addio ai prodotti base della dieta mediterranea
dall’olio al vino, dall’ortofrutta alla pasta fino al pane,
sceso al minimo storico dall’unità d’Italia. Per quest’anno
comunque è attesa una ripresa dopo che gli acquisti alimentari
hanno toccato il fondo nel 2014 tornando indietro di oltre 33 anni sui
livelli minimi del 1981. Ad analizzare la spending review degli italiani
nel carrello della spesa a partire dal 2008 è la Coldiretti.
Il crollo più pesante - sottolinea - si è avuto per l’olio
di oliva, con acquisti in calo del 25% e consumi a persona scesi nel 2014
a 9,2 chili all’anno, dietro la Spagna 10,4 chili e la Grecia che
con 16,3 chili domina la classifica. Il vino è calato del 19% con
consumi che si aggirano attorno ai 20 milioni di ettolitri. Molto preoccupante
è la situazione per la frutta e verdura fresca poiché, per
effetto di un calo del 7%, i consumi per persona si sono fermati a poco
più di 130 chili all’anno, che equivalgono a non più
di 360 grammi al giorno rispetto ai 400 grammi consigliati dall’organizzazione
mondiale ella Sanità. Ma soprattutto - precisa la Coldiretti -
in Italia solo il 18% della popolazione di età superiore a 3 anni
consuma almeno 4 porzioni di frutta e verdura al giorno. In calo il consumo
di pasta anche se gli italiani restano i maggiori consumatori con circa
26 kg all’anno a persona, che è 3 volte il consumo di uno
statunitense, di un greco o di un francese, 5 volte quello di un tedesco
o di uno spagnolo e 16 volte quello di un giapponese. Non è però
mai stato cosi basso il consumo di pane che, dall’inizio della crisi
è praticamente dimezzato, scendendo nel 2014 al minimo storico
con circa 90 grammi, pari a meno di due fettine di pane al giorno (o due
rosette piccole) a persona.
Pane, pasta, pesce, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere
di vino consumati a tavola in pasti regolari si sono dimostrati - precisa
la Coldiretti - un elisir di lunga vita per gli italiani, che fino ad
ora si sono classificati tra i più longevi del mondo con una vita
media che ha raggiunto i 79,8 anni per gli uomini e gli 84,8 per le donne.
Ma la situazione potrebbe cambiare in futuro anche per colpa del cambiamento
degli stili alimentari soprattutto nelle giovani generazioni con quasi
1/3 (30,8%) dei bambini che sono obesi o in sovrappeso. In particolare
- sottolinea la Coldiretti - i bambini in sovrappeso sono il 20,9% mentre
quelli obesi sono il 9,8% sulla base del campione di età compresa
8-9 anni nelle scuole primarie dell’indagine «Okkio alla Salute»
promossa dal ministero della Salute. A pesare sono le cattive abitudini
con l’8% dei bambini che salta la prima colazione e il 31% che la
fa non adeguata, ma anche con il 41% che assume abitualmente bevande zuccherate
e gassate mentre solo il 25% dei genitori dichiara che i propri figli
non consumano quotidianamente frutta e verdura.
Per «formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana
alimentazione e della stagionalità dei prodotti e valorizzare i
fondamenti della dieta mediterranea, ricostruendo il legame che unisce
i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno»,
la Coldiretti ricorda il proprio impegno nel progetto «Educazione
alla Campagna Amica» che coinvolge oltre centomila alunni delle
scuole elementari e medie in tutta Italia in oltre tremila lezioni in
programma nelle fattorie didattiche e negli oltre cinquemila laboratori
del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. (www.lastampa.it)
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