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FATTI E
PERSONE
CRA: la ricerca per un’agrumicoltura senza virus
Ad Acireale piante resistenti al virus
CTV
Dopo i casi del kiwi e dell’ulivo, l’attualità sta
dimostrando purtroppo l’importanza per la nostra agricoltura di
piante resistenti ai virus e ad altre patologie. Anche l’agrumicoltura
siciliana è alle prese con il Citrus tristeza virus (CTV), diffuso
con ampi focolai, che interessano oltre 32.000 ettari di agrumeti, soprattutto
nelle province di Catania e Siracusa. L’unico modo per fronteggiare
l’emergenza è una azione obbligata di massiccia riconversione,
basata su combinazioni di innesto tolleranti CTV.
Il CRA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia
agraria), con il suo Centro di ricerca per l’agrumicoltura e le
colture mediterranee di Acireale, è impegnato in prima linea nel
Programma Nazionale di Certificazione Volontaria degli Agrumi, con la
obbligatoria fornitura del “primo” materiale di propagazione
alle strutture vivaistiche, costituito da piante certificate di categoria
“Base” ed esenti da patogeni di quarantena.
E proprio di questo si è parlato in un importante convegno sul
vivaismo agrumicolo, svoltosi il 13 Aprile presso la sede CRA di Acireale.
Ricercatori, addetti ai lavori e rappresentanti delle istituzioni regionali
e nazionali hanno approfondito tematiche quali la certificazione del materiale
vegetale di propagazione, la scelta dei portinnesti resistenti e le varietà
da diffondere.
Il programma di riconversione richiederà una notevole produzione
di piante che impegnerà enormemente il settore vivaistico. Il Programma
Nazionale di Certificazione Volontaria degli Agrumi e la fornitura da
parte del CRA- Agrumicoltura del materiale certificato, assumeranno una
importanza ancora più rilevante.
“Se si pensa che gran parte delle cultivar di agrumi diffuse sul
territorio nazionale e internazionale deriva proprio dal lavoro svolto
dai ricercatori in questo Centro del CRA, si può comprendere l’importanza
del contributo che il nostro Ente apporta da sempre all’agricoltura
italiana” commenta Salvatore Parlato, Commissario Straordinario
del CRA.
“Anche attraverso questo intervento a favore della filiera vivaistica,
il piano di razionalizzazione avviato dal Mipaaf – afferma
il Sottosegretario Giuseppe Castiglione - evidenzia la necessità,
non più procrastinabile, di rilanciare la ricerca agricola italiana,
intesa quale asset strategico dell'agricoltura a servizio degli agricoltori. Un'agricoltura
competitiva italiana deve necessariamente confrontarsi con le nuove sfide
globali, valorizzare gli strumenti europei disponibili per la ricerca
e fare una ricognizione delle esigenze delle aziende, ponendole in
connessione con le eccellenze scientifiche già esistenti, come
questa di Acireale, o con altre da potenziare, a beneficio
delle imprese vivaistiche ed agrumicole del territorio”.
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Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura - CRA
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