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FATTI
E PERSONE
L’agricoltura si tinge di rosa, in Italia un’azienda
su tre in mano a una donna
E le imprese a conduzione femminile risultano
più produttive
L’agricoltura italiana si tinge di
rosa. Negli ultimi anni la componente femminile nei campi è molto
cresciuta, al punto che un’azienda su tre oggi è guidata
da donne. Le conduttrici sono 532.000 e la quota delle donne sul totale
degli occupati agricoli in ogni mansione è del 40%. In Italia lavorano
in agricoltura 1,3 milioni di donne, quasi il doppio della Spagna dove
ne risultano 660.000 mentre in Francia e in Germania sono circa 340.000
(dati Eurostat).
L’attività prevalente delle donne in agricoltura risulta
la conduzione di aziende agrituristiche con il 28,9%. Altre attività,
con percentuali intorno al 10% riguardano il lavoro per conto terzi utilizzando
mezzi di produzione dell’azienda, la trasformazione di prodotti
vegetali e la trasformazione di prodotti animali. A seguire, sotto al
10% risulta la prima lavorazione dei prodotti agricoli (9,6%) e con percentuali
molto più basse la silvicoltura, le fattorie didattiche, le attività
ricreative e sociali, la produzione di energia rinnovabile. Il gentil
sesso realizza in media valori quasi doppi di produzione e di valore aggiunto
rispetto alle aziende condotte da uomini.
Ma quale è l’identikit delle donne che conducono le aziende
agricole? Le imprenditrici tra i 60 e i 74 anni rappresentano la fetta
più consistente, con il 32% di aziende e il 25,3% di Sau (Superficie
agricola utilizzata). Le laureate sono il 6% mentre possiedono un diploma
di scuola il 18%. Ma si rileva anche un 6% di analfabetismo. Marginale
la presenza di imprenditrici straniere in questo settore economico (appena
lo 0,33%). (Luigi Grassia - www.lastampa.it)
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