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FATTI E
PERSONE
Agricoltura naturale, multifunzionale e Ogm
free: gli italiani la preferiscono così
No agli Ogm in agricoltura, sì a una corretta informazione per
il consumatore. Secondo i dati del rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”
realizzato da Ipr Marketing, Fondazione UniVerde e Coldiretti, il 73%
degli intervistati si dichiara contrario all'utilizzo degli Ogm in agricoltura
e il 90% vorrebbe delle etichette che indicassero chiaramente prodotti
Ogm free. Anche per i cosmetici, il 44% gradisce di più quelli
naturali provenienti da agricoltura biologica.
I dati sono stati presentati oggi ad Expo Milano 2015, al Padiglione Coldiretti,
in occasione del convegno “L'agricoltura che sconfigge la crisi.
La sfida della multifunzionalità dal 18 maggio 2001” organizzato
da Fondazione UniVerde e Coldiretti. Il panel, costituito da mille cittadini,
disaggregati per sesso, età, area di residenza, ha mostrato di
conoscere e gradire l’agricoltura multifunzionale.
Tra le attività realizzate dalle imprese agricole multifunzionali
le più apprezzate sono: l’agriturismo; i farmer’s market;
le fattorie didattiche; gli agri-ospizi per anziani e l’82% degli
italiani iscriverebbe il proprio figlio ad un agro asilo. Riguardo ai
prodotti agricoli, il 43% degli italiani dichiara che, quando possibile,
preferisce acquistarli direttamente in fattoria e, rispetto a quelli provenienti
da altri Paesi, ne apprezza il gusto e il sapore.
Il 60% non ha dubbi nel ritenere i prodotti freschi molto più sicuri
rispetto a quelli trasformati o industriali. L’84% si fiderebbe
di più della qualità acquistandoli direttamente dal produttore
o coltivatore, il 69% in un negozio tradizionale e il 64% al mercato rionale.
L’attenzione verso i prodotti agricoli freschi si conferma anche
nella scelta del ristorante. Il 90% apprezza che nel menù siano
indicati prodotti di stagione e a km 0.
Ad emergere dalla ricerca è anche la percezione di una scarsa attenzione
per l’agricoltura in Italia e che la condizione dei coltivatori
negli ultimi anni sia peggiorata, soprattutto a livello economico. L’85%
del campione di riferimento ritiene che gli agricoltori svolgano un ruolo
importante nella protezione dell’ambiente, della tradizione e contro
il dissesto idrogeologico. Per l’86% dovrebbero ricevere un incentivo
economico per la loro attività a servizio dell’intera collettività.
Il rapporto contiene anche un focus su “Commercio globale e agricoltura
multifunzionale”. Sono ancora in pochi (il 14%) ad essere a conoscenza
del Tipp (Accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti).
Quando al panel viene spiegato di cosa si tratta, il 98% dichiara che
non consumerebbe mai pollo trattato con bagni di antimicrobici a base
di ipoclorito di sodio o carne con ormoni. Il 94% non mangerebbe l’imitazione
del parmigiano reggiano prodotto negli Stati Uniti e il 91% carne o latte
provenienti da animali clonati. (www.adnkronos.com)
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