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LUOGHI
VERSO UNA CITTÀ METROPOLITANA DEL CIBO
Venerdi 6 marzo a partire dalle 14 Torino.
Le ragioni e il metodo di un percorso partecipativo analizzati in tre
appuntamenti con i cittadini e gli operatori
L’Expo di Milano, dedicato al tema
“Nutrire il Pianeta”, sta riportando l’attenzione dell’opinione
pubblica sul tema del diritto al cibo, la cui centralità pubblica
e privata è stata recentemente riconosciuta dal Ministro dell’Agricoltura,
Maurizio Martina, secondo cui tale diritto andrebbe inserito a pieno titolo
nella Costituzione italiana. La questione è da tempo oggetto
anche delle preoccupazioni delle istituzioni internazionali, a causa dello
stridente squilibrio tra il miliardo di essere umani male o poco nutriti
e gli altrettanti individui obesi, in un mondo in cui il 30% degli alimenti
va sprecato, per problemi logistici o semplicemente per abitudini errate.
Nei mesi di marzo e aprile su questi ed altri temi la Città
di Torino e la Città Metropolitana propongono tre momenti di seminario
e riflessione, nell’ambito del progetto “Nutrire Torino Metropolitana”.
Nel corso del primo workshop, che si terrà venerdì 6 marzo
a partire dalle 14 nell’aula magna del Campus universitario Luigi
Einaudi, in Lungodora Siena 100, saranno raccolte e presentate –
attraverso un dialogo aperto tra i partecipanti e una sessione poster
- alcune esperienze significative che, su scala metropolitana, contribuiscono
alla sostenibilità e all’equità del sistema agroalimentare.
Per informazioni sul progetto e per iscriversi ai seminari si può
scrivere a nutriretorino@gmail.com
Costruire un’Agenda del cibo
Il fatto che il cibo sia una risorsa fondamentale per la vita degli esseri
umani, così come l’aria e l’acqua, dovrebbe indurre
la collettività ad occuparsi in maniera più consapevole
di ciò che mangia. Tuttavia, anche nei Paesi occidentali la sicurezza
alimentare, intesa come possibilità di accesso fisico, sociale
ed economico ad un cibo sano, nutriente e sufficiente, non è una
garanzia per tutti: lo dimostrano i dati sulla povertà alimentare
e la crescente diffusione di molte malattie cronico-degenerative, come
il diabete, le patologie cardio-vascolari e oncologiche, tutte dipendenti
in larga misura dall’alimentazione. Anche in un Paese come l’Italia,
che ha fatto del cibo un elemento portante della propria cultura e della
propria economia, non sono sufficientemente garantiti né la possibilità
di avere informazioni per scegliere consapevolmente il cibo, né
l’accesso )soprattutto in termini economici) a un cibo di qualità.
Da alcuni anni la Città e la Provincia di Torino – oggi Città
Metropolitana – hanno iniziato una riflessione sulle politiche alimentari,
nella consapevolezza del fatto che gli Enti locali possono manovrare alcune
“leve” molto importanti per garantire una qualità alimentare
diffusa e accessibile, insieme ad una più ampia ed aperta possibilità
di scelta per i consumatori, all’interno di un sistema alimentare
complesso e globale, dove i grandi attori decidono di fatto quello che
quotidianamente mettiamo nel piatto.
Se quindi una politica del cibo è auspicabile, a scala almeno metropolitana
o provinciale, l’ambizione che guida il progetto “Nutrire
Torino Metropolitana” attraverso i suoi tre momenti di incontro
è la costruzione di una “Agenda del cibo”, un manifesto
condiviso con i cittadini e gli operatori economici - agricoltori, artigiani,
ristoratori, commercianti, grandi attori del sistema agroalimentare -
che permetta di evidenziare i nodi fondamentali da sciogliere e gli obiettivi
da raggiungere. L’Agenda potrà orientare in futuro le politiche
della Città di Torino, della Città Metropolitana e della
Regione Piemonte in una serie di settori strategici: agricoltura, ambiente,
urbanistica, sanità pubblica, commercio, logistica, istruzione
e solidarietà sociale.
L’obiettivo è quello di evitare una visione che riduca la
questione alimentare ad una serie di problematiche settoriali (solo agricole,
solo igienico sanitarie, solo educative, solo gastronomiche, solo socio-assistenziali,
solo economiche, ecc.). La grande complessità del sistema alimentare,
globale e locale, è infatti basata su relazioni, anche conflittuali,
tra chi produce, chi distribuisce e chi consuma; una complessità
che “intercetta” molte politiche, a vari livelli istituzionali.
“Nutrire Torino Metropolitana” nasce con l’ambizione
di essere l’inizio di un percorso - lungo e articolato, ma molto
concreto - per arrivare alla costruzione di una strategia alimentare sistemica,
condivisa e partecipata.
Come detto, il primo workshop si terrà venerdì 6 marzo,
per raccogliere e presentare tutte le esperienze innovative su scala metropolitana,
attraverso un dialogo aperto fra i partecipanti e una sessione poster.
Il secondo workshop, che si terrà ad aprile, è invece pensato
come un momento di confronto più intenso e mirato (anche di tipo
conflittuale) fra gli attori, al fine di evidenziare e mettere in relazione
posizioni, interessi, dimensioni e logiche differenti che compongono il
sistema alimentare. Il terzo workshop, anch’esso previsto in aprile,
costituisce la sintesi dei primi due, con l’ambizione di “gestire”
la complessità, attraverso uno sforzo progettuale partecipato sui
temi chiave emersi lungo tutto il processo, al fine di elaborare un documento
condiviso di visione e di azione, da presentare alle istituzioni.
(www.newspettacolo.com)
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