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EVENTI
Expo, da consumi di acqua all'energia, avanza
l'agricoltura smart
L'Internet of Things sarà protagonista nel palcoscenico di Expo
2015. L'IoT, cioè quei milioni di oggetti che dal contatore per
misurare l'energia al frigorifero alla smart Tv sono interconnessi via
internet, sarà infatti impiegato per il monitoraggio dei consumi
energetici e della continuità di servizio, per la telegestione
di luci e condizionatori, per i sistemi di sicurezza e controlli. Attraverso
dispositivi Wearable inoltre verrà utilizzato anche per monitorare
la situazione clinica di alcuni visitatori. Ma, soprattutto, fuori dal
sito espositivo entrerà nel Future Food District dedicato all’integrazione
tra produzione alimentare e tecnologie con applicazioni di Smart Logistics
e Smart Agriculture. A metterlo in evidenzia è la Ricerca dell'Osservatorio
Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano
(osservatori.net) presentata questa mattina al convegno 'Internet of Things:
l'Innovazione che crea Valore', tenutosi al Campus Bovisa dell'ateneo.
La Smart Logistics, spiega lo studio, garantisce la tracciabilità
dei prodotti o il monitoraggio di parametri come la temperatura lungo
la filiera. La Smart Agriculture prevede applicazioni in ambito ortofrutticolo
e di agricoltura controllata in serra con sensoristica distribuita per
monitorare lo stress idrico delle piante e per migliorare l’accuratezza
di prevenzione e cura delle infezioni. "Expo 2015 ha dato un forte
impulso alle sperimentazioni Smart Agriculture e Smart Logistics per la
filiera alimentare" afferma Angela Tumino responsabile con Giovanni
Miragliotta della ricerca dell'Osservatorio Internet of Thing . "Non
mancano i primi progetti esecutivi, ma -avverte l'esperta del Polimi-
si fatica ad uscire ancora dallo stadio sperimentale".
I risultati dai primi progetti "però -sottolinea- sono incoraggianti:
con la Smart Agriculture è possibile ridurre del 30-40% l’uso
di risorse idriche e del 40% il numero di trattamenti fitosanitari. Oltre
a ciò, la raccolta di informazioni dal campo consente di supportare
l’informatizzazione del quaderno di campagna facilitando la registrazione
degli interventi". La ricerca dell'Osservatorio Internet of Things
ha approfondito costi e benefici di una soluzione IoT nel settore vitivinicolo
biologico, per la gestione dell’irrigazione, dei trattamenti fitosanitari
e dei fertilizzanti. L’ottimizzazione della gestione di tali attività
consente di ridurre l’impatto ambientale dell’attività
agricola e di ottenere un tempo di payback dell’investimento di
circa 1 anno per un’azienda di grandi dimensioni da 50 ettari, di
circa 2 anni per una realtà media da 10 ettari e di circa 3,5 anni
per una piccola da 5 ettari. (www.adnkronos.com)
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