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CORSI E
CONCORSI
Meno rifiuti, meno sprechi di cibo nei progetti
vincitori del secondo Premio nazionale sulla prevenzione
6 premiati, 2 menzioni
speciali, 119 iniziative, 95 enti candidati per 4 categorie. L'iniziativa
di Federambiente e Legambiente cresce e si arricchisce di nuove interessanti
esperienze.
Recupero di alimenti invenduti nei supermercati e dei pasti non consumati
in mense scolastiche e aziendali, alberghi e ospedali da distribuire nelle
strutture di solidarietà come le mense della Caritas; acqua di
rubinetto servita in caraffa, o filtrata ed erogata da distributori, al
posto dell'acqua in bottiglie; riduzione degli imballaggi nella grande
distribuzione; dimezzamento della produzione di rifiuti indifferenziati
grazie agli incentivi ai cittadini che differenziano e praticano il compostaggio:
sono alcune delle iniziative vincitrici della seconda edizione del Premio
nazionale sulla prevenzione dei rifiuti promosso da Federambiente e Legambiente
e patrocinato dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio
e del mare.
La giuria di esperti ha scelto i vincitori delle diverse categorie –
amministrazioni ed enti pubblici e privati; imprese multiutility e di
gestione dei rifiuti; imprese; Terzo settore (cooperative, associazioni
ecc.) – tra le 119 iniziative (il 52% in più rispetto alla
scorsa edizione) che sono state presentate da 95 realtà impegnate
nella realizzazione di buone pratiche rivolte alla prevenzione della produzione
di rifiuti. La consegna dei premi è stata occasione per una riflessione
che s’inserisce nel percorso d'attuazione del Programma nazionale
di prevenzione dei rifiuti previsto dalla normativa comunitaria.
“Le imprese d'igiene ambientale sono molto attive anche sul fronte
della prevenzione dei rifiuti – ha affermato il presidente di Federambiente,
Filippo Brandolini – e sono molto impegnate nella sperimentazione,
nell'innovazione e nello sviluppo di conoscenze e competenze nuove per
il settore. La prevenzione dei rifiuti non va rubricata tra le buone azioni
da compiere per esibire il proprio impegno ambientale, né può
venire interamente delegata alla buona volontà dei singoli. Come
ogni altra politica d'investimento, essa va programmata, finanziata, monitorata
e valutata sul piano del rapporto costi-benefici, sapendo che la riduzione
dei rifiuti è anche un fattore di competitività e non solo
di responsabilità ambientale”.
“Ridurre i rifiuti è possibile e le esperienze premiate qui
oggi lo dimostrano – ha dichiarato il presidente di Legambiente,
Vittorio Cogliati Dezza –. Nonostante questo tipo d'iniziative sia
ormai sempre più diffuso, però, continuiamo ancora a parlare
di casi eclatanti, di buoni esempi sostanzialmente spontanei, che possono
essere imitati e replicati ma che ad oggi non godono d'alcun tipo di facilitazione.
Affinché queste esperienze diventino la norma in tutto il Paese
c’è bisogno allora di promuoverne le modalità premiando
economicamente chi si impegna di più. È arrivato quindi
il momento per il ministero dell’Ambiente di tirare fuori del cassetto
la bozza di decreto sulla tariffazione puntuale, modulata in base alla
produzione dei rifiuti, per mettere a regime questi comportamenti sicuramente
virtuosi ma ancora troppo estemporanei”.
VINCITORI DEL PREMIO
Categoria amministrazioni ed enti pubblici e privati
Regione Campania
Comune di Oristano
Comune di Trento
Istat (menzione speciale)
Categoria imprese multiutility e di gestione dei rifiuti
Aprica SpA (Gruppo A2A)
Categoria imprese
Nexive SpA
Categoria Terzo settore
Associazione Banco alimentare della Lombardia
Istituto Scholè (menzione speciale)
(www.greencity.it)
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