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In campagna a scuola di buono: con le Fattorie didattiche all'Expo arriva l'agri-cultura

 
Nel corso della prima giornata dedicata all'impresa giovane si illustrano le esperienze didattiche e il ciclo di laboratori che la Cia organizza all'interno dell'Esposizione di Milano come dimostrazione plastica del ruolo centrale dell'agricoltura multifunzionale.
 
Il valore della terra, il ruolo dell'impresa agricola, la cultura del bello e del buono raccontata ai bambini con le Fattorie didattiche e gli agri-nido. Questa è una delle frontiere più importanti e decisive dell'agricoltura multifunzionale che è al centro dell'azione della Cia. E non c'è dubbio che le imprese giovani siano le più sensibili a queste tematiche.
E' per questo che la Confederazione italiana agricoltori mette al centro proprio il tema e il ruolo delle Fattorie didattiche nella prima delle sue sei giornate all'Expo. In più, la Cia organizza all'interno di Expo dal 25 al 31 maggio dei Laboratori didattici per far conoscere i prodotti, il lavoro e i valori della campagna.
La rete delle Fattorie Didattiche che aderiscono a Turismo Verde -l'associazione di Cia che si occupa appunto dell'ambiente rurale come luogo dove coltivare il benessere, la salute, la buona cucina, la vacanza intesa come momento di conoscenza, esperienza e rigenerazione è stata presentata oggi a Milano in un incontro "ad hoc" dal titolo "L'Agricoltura è vita e benessere", coordinato dalla vicepresidente vicaria della Confederazione Cinzia Pagni e alla presenza del responsabile Progetto Scuola Padiglione Italia e di Maria Grazia Corradini rappresentante del Miur.
"Le Fattorie didattiche sono il luogo della conoscenza, dell'esperienza, di produzione dell'agri-cultura. Avvicinarsi all'agricoltura sperimentando di essere ‘coltivatori per un giorno', guardando dal vivo il percorso del cibo dalla terra alla tavola, producendo magari con le nostre mani buoni prodotti, ci fa avvicinare con maggior consapevolezza a una corretta educazione alimentare e al mangiar sano -ha spiegato la Pagni- ricordando che quello che mettiamo nel nostro corpo diventa quello che siamo". Ed è questo il ruolo che con impegno e dedizione si sono assunti gli agricoltori di Cia e in particolare i giovani agricoltori di Agia.
La settimana si tiene dal 25 al 31 maggio e in ogni giornata sono previsti 4 momenti didattici (due al mattino: dalle 10 e 30 alle 11 e 15 e dalle 11 e 30 alle 12 e 15, e due al pomeriggio dalle 14 e 30 alle 15 e 15 e dalle 15 e 30 alle 16 e 15).
Si scopriranno così il mondo della lana con gli Alpaca, quello dei folletti, come si mangiano i fiori e la buffa storia dello zafferano. E ancora come vive una fattoria ma anche come mai nell'orto c'è un arcobaleno e come volano le api. E poi se si è molto curiosi si può esplorare il superguscio, magari per fare dal grano alla pasta le tagliatele o sentire tuti i profumi dei campi da popolare con statuine d'argilla che fano compagnia alle vacche da cui si ricava il buono del latte per una colazione a base di pane e miele. Insomma è uno straordinario modo per coltivare il vivaio dei giovani. Quelli di oggi che insegnano a quelli di domani, i bambini, il mistero indispensabile della campagna.  (www.cia.it)

 


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