AZIENDE E PRODOTTI

Firmato il decreto per la campagna di pesca del tonno rosso 2015-2017

Il Sottosegretario di Stato alle politiche agricole alimentari e forestali, con delega alla pesca, On. Giuseppe Castiglione ha firmato il 17 aprile u.s. il decreto che fissa i criteri per la campagna di pesca del tonno rosso. I contenuti del decreto saranno resi pubblici a breve. Il decreto suddivide il contingente di 2.302,80 tonnellate assegnate all’Italia per il 2015 nei sistemi di pesca circuizione, palangaro, tonnara fissa, pesca sportiva ed infine quota non divisa.
Il decreto, sottolinea Castiglione, tiene conto delle richieste espresse dai rappresentanti di categoria e delle parti sociali nel corso degli incontri svolti al Ministero e ben coniuga le esigenze di pesca sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale, sottolineate dalla nuova politica comune della pesca, con le esigenze degli operatori.
Tra le importanti novità, anticipa Castiglione, vi è la programmazione fino al 2017 di tale attività di pesca, resa possibile dalla fissazione triennale del totale ammissibile di cattura da parte dell'ICCAT, e l’emanazione del decreto in anticipo rispetto allo scorso anno, condizioni che danno maggiore certezza agli operatori e al settore e una stabilizzazione dei prodotti e dei prezzi sul mercato
Inoltre, il decreto, come già assicurato dal Sottosegretario nel corso degli incontri con le associazioni, si caratterizza per la maggior flessibilità rispetto agli scorsi anni. In un contesto normativo molto rigido e con pochi spazi di manovra – conclude il Sottosegretario - la nostra attenzione è andata soprattutto alle piccole realtà di pesca effettuate con attrezzi meno selettivi che hanno bisogno di maggiore flessibilità e che saranno favorite attraverso un meccanismo di flessibilità particolarmente innovativo. Questo garantirà la sostenibilità economica dei pescatori e riequilibrerà la distribuzione tra i diversi sistemi di cattura.
In particolare, i piccoli palangari potranno pescare una quota minima di cinque tonnellate. La quota dei palangari potrà essere inoltre incrementata fino al dieci per cento in più per ciascuna imbarcazione. Anche i palangari senza quota avranno un margine maggiore per le catture accidentali, grazie ad un significativo aumento della quota non attribuita, aumento resosi necessario per una adeguata copertura dei quantitativi di tonno oggetto di catture accessorie, stante l’elevata presenza della risorsa nei mari, nonché di possibili superamenti rispetto ai contingenti di cattura originariamente assegnati,
Nel decreto particolare attenzione è stata posta anche alla realtà delle tonnare fisse, non più artigianali, ma con un’ importante rilevanza economica. La relativa quota raggiunge infatti, a partire da quest’anno livelli molto più importanti rispetto al passato tradizionale.
“Con questo decreto abbiamo rispettato gli impegni presi con i rappresentanti del settore, riuscendo a dare una risposta concreta. Su questa direzione il Governo intende continuare ad operare” conclude il Sottosegretario.
La pesca del tonno rosso in Italia e l’azione della Presidenza italiana del Consiglio Ue – considerazioni del Sottosegretario Castiglione.
Le misure tecniche di gestione e conservazione relative alla pesca del tonno rosso sono definite dalla Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT) dagli anni 70, di cui è parte l’Unione europea. Il Consiglio dell’UE, con apposito Regolamento, provvede a ripartire il proprio contingente tra gli Stati Membri interessati, cioè Italia, Francia, Spagna, Malta, Portogallo, Cipro e Grecia.
Il regolamento (CE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 302/2009, (così come modificato dal regolamento (UE) n. 500/2012, del 13 giugno 2012) ha stabilito un piano pluriennale di ricostituzione del tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo.
A seguito dell'azione svolta lo scorso anno dalla Presidenza italiana del Consiglio, prendendo atto degli esiti positivi del piano pluriennale di ricostituzione degli stock di tonno nell'Atlantico e nel Mediterraneo, che hanno dimostrato che non si tratta di specie in sofferenza, la raccomandazione ICCAT n. 14-04 ha parzialmente modificato le misure di gestione e conservazione del tonno rosso, ivi compreso l’incremento progressivo nell’arco del triennio 2015-2017 del totale ammissibile di cattura (TAC) della specie tonno rosso. I Paesi riuniti nella Commissione hanno deciso un aumento di quasi il 20% delle quote di pesca del tonno rosso ogni anno, da 13.500 tonnellate nel 2014 a 19.296 tonnellate nel 2016.
l'Iccat ha così ha approvato, alla luce del parere del Comitato scientifico, la proposta della Commissione europea sostenuta dall'Italia, di un aumento del contingente di pesca del tonno rosso. "Sono stati rispettati gli impegni presi dal Governo e le quote di pesca del tonno rosso saranno aumentate - sottolinea a novembre scorso il Sottosegretario Castiglione - grazie al lavoro svolto dall'Italia in sede europea e internazionale e grazie anche ai sacrifici fatti finora dai nostri pescatori che hanno permesso la ricostituzione degli stock ittici. L'obiettivo che abbiamo raggiunto è infatti in linea con quelli generali della Politica comune della pesca, ovvero garantire una pesca sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale".
"Finalmente - ha commentato a dicembre Castiglione alla guida della seconda e ultima giornata del Consiglio Ue dedicato al settore della pesca - sul tonno rosso registriamo un'inversione di tendenza: é la prima volta dal gennaio del 2007. L'ottima presenza dello stock e la campagna di conservazione che abbiamo adottato ci permette di ottenere questo importante risultato”
In seguito, il regolamento (UE) n. 2015/104 del Consiglio del 19 gennaio 2015, ha ripartito, tra le flotte degli Stati Membri, il totale ammissibile di cattura (TAC) del tonno rosso assegnato all’Unione Europea, per l’annualità 2015, e ha riconosciuto all'Italia una quota nazionale pari a 2.302,80 tonnellate.
Il contingente di 2.302,80 tonnellate, riconosciuto all’Italia per l’annualità 2015, è così stato incrementato, rispetto a quello della precedente annualità 2014 (pari a 1.950,42 tonnellate), per un totale netto di 352,38 tonnellate
Il contingente nazionale di cattura, in base alla raccomandazione ICCAT sarà incrementato in misura proporzionale ai parametri fissati in sede internazionale, pertanto si avrà un aumento di 449,77 tonnellate, a valere sull’annualità 2016, rispetto all’annualità 2015; e un aumento di 551,93 tonnellate, a valere sull’annualità 2017, rispetto all’annualità 2016.
(www.telesud3.com)

 


Torna all'indice di ASA-Press.com