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Latte crudo, troppi rischi anche per l'Efsa
Il latte appena munto, detto anche "latte crudo", viene
venduto generalmente attraverso distributori automatici refrigerati
in alcune fattorie. Ma è rischioso come conferma l'Autorità
europea per la sicurezza alimentare e il ricovero in ospedale di un bimbo
dopo averlo consumato.
Il latte crudo è il latte appena munto, al suo stato naturale e
non pastorizzato, ma è rischioso perché la carica batterica
non viene risanata. E' pericoloso soprattutto per neonati, bambini,
donne incinte, anziani e persone immunodepresse, come lo dimostra
lo spiacevole episodio delle ultime ore: un bimbo di 18 mesi è
ricoverato in ospedale per una grave tossinfezione, contratta dopo aver
mangiato latte non pastorizzato.
Meglio evitarlo, ma prima va bollito
Generalmente viene venduto nelle fattorie o nei distributori di latte
alla spina. Piace perché è considerato più genuino
e naturale, visto che non subisce alcun trattamento termico. Per questo,
anche se non è vietata la vendita, prima di consumarlo è
meglio bollirlo.
Il parere dell'Efsa
A mettere l'accento sui rischi del consumo di latte crudo c'è ora
il parere dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare,
che ne sconsiglia vivamente il consumo. Oltre ai rischi per la salute
pubblica associati al latte crudo nell’Unione Europea, gli esperti
giungono alla conclusione che il latte crudo può essere una fonte
di batteri nocivi, principalmente Campylobacter, Salmonella, ed Escherichia
coli. Secondo l'Efsa, dunque, bere il latte così com'è,
per quanto bucolico, è troppo pericoloso. (www.altroconsumo.it)
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