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AZIENDE
E PRODOTTI
Fragole 2015: secondo lo studio CSO, calano le superfici coltivate ma
i consumi sono in netta crescita anche grazie alla qualita’ varietale
La produzione di fragola in Italia è in fase di avvio
ed entrerà nel pieno dell’offerta tra poche settimane. Si
arriva da una stagione molto difficile, che ha visto concentrarsi fattori
climatici avversi, elevata produzione, scarsa recettività dei mercati
con conseguente drammatico crollo dei prezzi e si registra una prevedibile
prudenza negli investimenti produttivi; i dati sui consumi di fragole
sono però molto positivi (+4% di acquisti nel 2014 rispetto all’anno
precedente) e l’ampliamento del calendario commerciale così
come le varietà eccellenti disponibili sui nostri mercati lasciano
qualche spiraglio di ottimismo.
Le superfici destinate alla coltivazione della fragola in coltura specializzata
in Italia a livello nazionale registrano un calo rispetto agli investimenti
del 2014. Con circa 3.570 ettari la fragolicoltura specializzata in Italia
scende del 4% e si colloca su valori molto simili a quelli del 2011.
L’83% della superficie coltivata riguarda impianti in coltura protetta
e il rimanente 17% in pieno campo dove il calo risulta più marcato,
con il 10% in meno rispetto all’anno precedente, a fronte di un
-2% della coltura protetta.
La contrazione ha toccato in maniera generalizzata quasi tutti i bacini
produttivi più importanti in Italia, con poche eccezioni che riguardano
soprattutto le aree meridionali.
A fronte di una decisa contrazione in Calabria (-20%), ma anche in Sicilia
(-5%), la Campania, che si conferma prima regione di produzione italiana,
perde solo l’1% di superfice coltivata. La Basilicata è in
controtendenza affermando una buona crescita produttiva del + 9% rispetto
al 2014.
Nell’ambito delle aree a Nord del paese, il Veneto si conferma regione
leader della fragolicoltura italiana, con una particolare concentrazione
delle superfici coltivate nel veronese. Una leadership consolidata anche
per il 2015 nonostante si registri un calo molto significativo degli ettari
coltivati; sono circa 100 gli ettari in meno a fragola nel 2015 rispetto
al 2014.
In sensibile calo anche la coltivazione in Emilia Romagna con un -6% rispetto
all’anno precedente ed anche la provincia di Bolzano appare in forte
riduzione, con un - 12%, a cui si va ad affiancare la provincia di Trento,
con un -5%.
Il Piemonte invece si presenta nel 2015 in controtendenza rispetto alle
altre regioni del Nord con un incremento di superfici del 13%.
A livello varietale è interessante la sempre maggiore concentrazione
di alcune regioni del Sud su alcune varietà: in Basilicata la varietà
Candonga rappresenta di gran lunga quella più coltivata, con circa
l’80% degli impianti della regione, mentre in Campania è
la varietà Sabrina a detenere oltre il 60% degli investimenti.
Molto più diversificata la situazione nelle regioni del Nord.
Ufficio Stampa CSO
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