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VINITALY 2005
IL SOAVE DEI CRU: IL CONSORZIO PRESENTA IL NUOVO PROGETTO CHE VA "OLTRE
LA ZONAZIONE"
Il Consorzio del Soave, quello pioniere della zonazione,
non smentisce il primato: a Vinitaly 2005 con Veneto Agricoltura ed il
dott. Diego Tomasi dell'Istituto di Conegliano presenta venerdi 8 aprile
presso la Sala Stampa il nuovo progetto che proietta il Soave oltre il
concetto stesso di zonazione.
Arturo Stocchetti, che del Consorzio tutela è il presidente, non
nasconde la propria soddisfazione nel vantare "la più completa
e qualificata zonazione italiana, (completata dopo otto anni di studi
e ricerche), accompagnata anche dalla riscrittura delle regole di produzione,
che dopo aver indagato tutte
le specifiche diversità all'interno di un'area con propria, definita
identità, (vitigno, clima, suolo, tecniche colturali e tecniche
di vinificazione), oggi prosegue il suo lavoro nella direzione del Paesaggio
viticolo e dell'Atlante delle vigne del Soave".
I prossimi obiettivi del Consorzio del Soave sono questi, mete che sono
venute delineandosi anche nel corso dell'intensa attività di confronto
e riflessione portata avanti, sui temi della zonazione, nel corso dei
seminari di studio dedicati a identità produttiva, paesaggio viticolo,
tutela ambientale e nuova cultura dell'accoglienza che hanno costellato
questo ultimo anno. L'indubbia "sete di conoscenza" di un consumatore
sempre più esigente ma anche sempre più preparato, e la
consapevolezza che "non esiste un unico Soave ma diversi modi di
intendere questo vino, ognuno dei quali legato alla natura del territorio,
alla sua storia, alla sua componente umana", hanno condotto a quel
punto dritti verso il cru inteso come luogo della massima qualità
condivisa.
Il soave oltre la zonazione: il progetto
Ora, partendo dagli studi realizzati e in particolare dalla zonazione,
verranno predisposte schede aziendali relative alle aziende più
significative per le diverse zone omogenee già definite, riportanti
le strutture produttivee di trasformazione, le etichette e le caratteristiche
dei vini. Successivamente verranno identificati i vigneti caratteristici
di ogni terroir e saranno decritte le variabili relative ai vigneti, alla
loro gestione e alla vinificazione ed affinamento dei vini da essi ottenuti.
Al contempo si procederà con una verifica pedologica sui vigneti.
Una volta individuati i vini più significativi verrà a quel
punto redatto il loro profilo organolettico e sensoriale e verranno fornite
indicazioni tecnico-agronomiche per la caratterizzazione dei cru. Per
ognuno di essi, infine, sarà elaborato un fasicolo contenente non
solo i dati tecnici ma anche gli elementi storici, etimologici e umani
legati a tale produzione.
Il progetto relativo alla mappatura dei cru sarà accompagnato da
un approfondito studio territoriale che porterà all'individuazione
dei punti di forza e di debolezza del paesaggio viticolo del Soave ma
anche all'indicazione delle misure di mitigazione degli impatti e circa
i reimpianti.
Sulla scorta dei risultati ottenuti in questi due primi momenti vedranno
la luce, infine, il Manuale d'uso del territorio, la Carta dei cru e l'Atlante
delle vigne del Soave, i tre principali strumenti per far parlare il territorio,
facendo zonazione comunicata, tanto all'interno quanto all'esterno.
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