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VINITALY 2005
IL VENETO DEGLI SPUMANTI: UN'ALTERNATIVA NEL MONDO DELLE BOLLICINE
"UNA IDENTITÀ - TANTE DIFFERENZE"
Il Veneto è la terra degli "altri" spumanti.
Qui per prima in Italia la spumantistica ha trovato sperimentatori e seguaci
attenti, ma il mondo delle bollicine ha seguito una storia tutta propria,
in gran parte slegata dai canoni "classici" che di massima hanno
inseguito esperienze altrui, per percorrere invece strade anche assolutamente
nuove, nelle metodologie e nei vitigni, con risultati unici e di assoluto
rilievo.
Proprio a questa spumantistica è dedicato uno dei cinque grandi
settori tematici dello stand istituzionale dell'U.VI.VE. (l'Unione consorzi
vini veneti a DOC), realizzato nel Padiglione 4 del Vinitaly (Settori
D4 - E4) per conto della Regione del Veneto. Tutti i giorni della grande
manifestazione enologica internazionale veronese sarà possibile
assaggiare esempi dell'ampia gamma degli spumanti veneti nel corso di
cinque degustazioni guidate accompagnate dalla presenza di sommelier e
rappresentanti del Consorzio di Tutela che fornisce di volta in volta
il vino (alle 12,30 di venerdì 8 aprile sarà possibile degustare
prodotti da zonazione). Due degustazioni sono previste invece nella giornata
inaugurale di giovedì 7 aprile (gli assaggi si svolgeranno alle
14,30 e alle 16) e in quella conclusiva di lunedì 11 (alle 11 e
alle 12,30).
Va ricordato che la spumantistica italiana e veneta è nata nel
trevigiano. Proprio nella Marca gioiosa ha raggiunto il suo maggiore successo,
con quel Conegliano Valdobbiadene DOC Prosecco spumante, che da quasi
mezzo secolo conosce continui apprezzamenti presso un pubblico di consumatori
sempre più vasto e che viene anche sempre più imitato ovunque.
E' uno spumante gradito per la sua freschezza dal profumo di primavera
e di fiori, per l'abboccato gentile, la gradazione non impegnativa, la
capacità di piacere al primo assaggio. Se ne producono 42 milioni
di bottiglie: un sesto circa dell'intera spumantistica italiana.
Ma il Veneto degli spumanti non è solo Prosecco nelle sue varie
tipologie: ogni D.O.C. ha la sua tipologia a bollicine e ci sono numerosi
altri straordinari esempi, ricavati da uve antiche e autoctone, che pure
segnano altri percorsi spumantistici. Va ricordato ad esempio il Lessini
Durello DOC, la cui acidità non sempre gradita nella versione tranquilla
conferisce a questo vino una singolare personalità nella versione
spumante, sia Charmat sia classica. I numeri sono in questo caso piccoli:
attualmente se ne producano oltre 300 mila bottiglie; ma erano la metà
solo un lustro fa. Non mancano poi altri esempi legati al territorio e
alle sue uve, che vanno dallo spumante Bardolino Chiaretto, al Soave,
al Bianco di Custoza, dal Colli Euganei, al Montello e Colli Asolani,
al Bagnoli.
Proprio partendo da queste esperienze è cresciuta anche la voglia
di cimentarsi ai massimi livelli con quella spumantistica classica che
in Veneto ha per ora solo pochi ma interessanti esempi. Nei mesi scorsi
è stata lanciata la sfida ed è partita la proposta di una
DOC di spumante classico metodo classico del Veneto, che può contare
su zone altamente vocate alla coltura dei vitigni più adatti e
una grande professionalità degli operatori.
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