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VINITALY 2005
IL DURELLO APERITIVO DI VERONA INAUGURA VINITALY
Il Durello, aperitivo di Verona, tiene a battesimo il Vinitaly 2005.
Con la vocazione ed il ruolo riconosciuto di aperitivo di Verona, l'originale
nettare della Lessinia inaugura giovedì 7 aprile Vinitaly. Lo stand
di Slow Food alla Fiera di Verona ospita infatti alle 11 l'apertura ufficiale
del salone nella cornice dei presidi internazionali istituiti a difesa
e promozione di ciò che di più tipico la tradizione di numerosi
Paesi vanta. La scelta del Durello si rivela quindi quasi obbligata sia
per le credenziali da aperitivo, che lo hanno visto eccellere nello stesso
ruolo anche nelle due passate edizioni di Vinitaly, che per la partnership
con il Niotiko, il cacio dell'isola greca di Ios, pure esso presidio di
Slow Food adottato proprio dal Durello. Ma l'aperitivo di Verona sarà
protagonista dell'iniziativa voluta da Export of Verona il consorzio che
propone il meglio dell'enogastronomia scaligera nella cittadella della
gastronomia sotto la bandiera di VERONA IN TAVOLA. Sarà infatti
il Durello a dare il benvenuto a più di 3 mila gatronauti alla
ricerca delle più autentiche originalità gastronomiche veronesi:
il riso, l'olio, la carne, i dolci ed appunto il Durello.
Enoteca Italiana ha poi voluto il Durello per raccontare a giornalisti
ed operatori la storia di un autentico autoctono, l'appuntamento è
per venerdi alle ore 11 presso la sala New Beatle e lo stesso si farà
allo stand della Regione che vede il Durello degustato e raccontato in
una decina di seminari. Saranno proprio i produttori chiamati a presentare
i propri vini e a farne apprezzare le peculiarità. Consorzio e
Strada del Vino presenti insieme al PAD 3 A4/5 hanno progettato la loro
presenza a Vinitaly proprio come l'occasione per cavalcare al meglio l'onda
di curiosità ed entusiasmo che da qualche tempo circonda "l'aperitivo
di Verona". Stampa specializzata ed operatori del settore, infatti,
chiedono pressantemente di conoscere questo stuzzicante ed inimitabile
vino al top dell'ideale classifica di gradimento dei consumatori, ed il
suo territorio di produzione. E su questo la Strada del Durello investirà
nel 2005, complici anche i 20 mila euro che la Regione ha stanziato a
copertura del cinquanta per cento di spesa relativa a progetti di promozione
attivati dal comitato di gestione della Strada al suo quinto anno di attività.
La Doc Lessini Durello
Nata nel 1987, la Doc interprovinciale Lessini Durello riguarda la produzione
di vini bianchi, tranquilli e spumanti realizzati in una zona alto collinare
a cavallo tra le Province di Verona e di Vicenza, nell'area dei Monti
Lessini. La zona di produzione comprende: nella provincia di Verona, l'intero
territorio dei comuni di Vestenanova e San Giovanni Ilarione e, parzialmente
quello dei comuni di Montecchia di Crosara, Roncà, Cazzano di Tramigna,
Tregnago e Badia Calavena; in provincia di Vicenza, l'intero territorio
dei comuni di Arzignano, Castelgomberto, Chiampo, Brogliano, Gambugliano,
Trissino, parzialmente quello dei comuni di Cornedo, Costabissara, Gambellara,
Isola Vic., Malo, Marano Vic., Montecchio Maggiore, Montorso Vic., Nogarole
Vic., S.Vito di Leguzzano, Schio e Zermeghedo.
Un po' di storia
- Anima della Doc è il vitigno Durello (localmente
chiamato anche Durella), un vitigno autoctono la cui presenza nel territorio
risale all'epoca preistorica, come testimoniano i ritrovamenti delle ampelidee
fossili, antenate dell'attuale vitis vinifera, effettuati a Vestenanova
di Bolca in alta Valle d'Alpone. Una vera e propria documentazione storica
della sua presenza risale ad almeno due secoli, se si considera valida
l'identificazione del Durello nell'antico "occhio di pernice",
nominato da studiosi come l'Alcanti e Maccà intorno al 1750. Tuttavia,
secondo alcune testimonianze, il Durello risalirebbe al XIII secolo, identificando
il suo antenato nella "durasena" citata nello statuto della
comunità di Costozza nel 1292. Avvicinandoci invece ad un'epoca
più moderna, ssiamo trovare testimonianze della diffusione del
vitigno nell'attuale area di produzione negli scritti di storici quali
il conte Gulio da Schio, che parlava del Durello come di un vitigno in
grado di regalare "uve zuccherine" assai diffuso sulle colline
di Arzignano.
Perchè il nome "Durello"? - Forse per la sua alta acidità
complessiva che gli conferisce elevata resistenza alle alterazioni e un
gusto caratteristico, tale da renderlo particolarmente adatto alla spumantizzazione,
sia con metodo Charmat che con la più tradizionale fermentazione
in bottiglia.
I nuovi impianti, effettuati soprattutto con Chardonnay, Pinot nero, Pinot
grigio, Cabernet e Merlot, propongono oggi vini che si prestano ottimamente
ad entrare in cuveè di spumanti di eccellenza e vini di struttura
e personalità tali da poter affrontare il mercato e la concorrenza
internazionale.
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