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VINITALY 2005
ANCORA PER UN PO' RIUSCIREMO A BERE
VINO
Con buona pace del Ministro"vieta-tutto"
Nella frenesia che regna usualmente al Vinitaly, non è stata,
a mio avviso, portata alla luce con la dovuta evidenza la notizia più
significativa scaturita dalla rassegna veronese.
Mi riferisco alla energica presa di posizione del Ministro delle politiche
agricole Gianni Alemanno nei confronti del collega Sirchia che non pago
d'aver ridotto i fumatori alla stregua di "untori" ed esecrabili
assaltatori della salute pubblica, emanando un divieto di stampo talebano,
sta per porre in essere un'infingarda strisciante campagna antialcolica.
Che con il divieto antifumo abbia messo a rischio 150/180mila addetti
della filiera del tabacco poco gliene importa. Probabilmente per questi
lavoratori non ci sarà la cassa integrazione poiché lo Stato
oltre a privarsi di parte del consistente gettito delle imposte su sigari
e sigarette continuerà ad erogare centinaia di milioni di euro
per sostenere i piantatori e i coltivatori di tabacco di casa nostra.
Ma torniamo a Bacco minacciato dall'intemerato Ministro della salute che
ha già pronta e in fase di lancio una bella campagna antialcolica
con in animo magari di far applicare sulle bottiglie di Bonarda, di Sangiovese
o di Tocai quelle ignominiose ed esteticamente orribili scritte simili
a quelle che compaiono sui pacchetti di sigarette aggiungendoci, perché
no, un bel teschio e un paio di tibie incrociate.
Chi scrive non ha mai tralasciato di segnalare il non sempre eccellente
operato, né in Italia né in sede Ue, del responsabile del
Dicastero agroalimentare. Stavolta però un plauso forte e scrosciante
Alemanno lo merita tutto. Per i più distratti, è bene rammentare
il fatto.
Proprio a Verona, in occasione del convegno "Vino, benessere e salute"
organizzato da Coldiretti e Città del Vino al quale avrebbe dovuto
partecipare anche il Ministro della salute (prudentemente assente), Alemanno
(presente, eccome) ha annunciato il suo impegno a favore di un profondo
riesame della prossima campagna promossa dal sullodato Sirchia, che spinto
da sacro fuoco proibizionista ma con scarsa preparazione scientifica dello
specifico, condannerebbe le bevande alcoliche senza distinzione alcuna.
"Una campagna di questo genere non deve passare", ha tuonato
Alemanno, ma non solo, ha fatto di più: ha ordinato di rimuovere
immediatamente dal sito Internet del Governo un opuscolo informativo nel
quale si annunciava appunto questa battaglia indiscriminata contro l'alcol.
Conclusione: qualche speranza per gli operatori enoici e per coloro che
amano il vino con giusta moderazione l'avranno ancora per qualche tempo.
Quantomeno per la durata di questa legislatura.
Per dovere di cronaca giusto citare un aggiornamento sulla questione.
A seguito del giustificato allarme che l'iniziativa del Ministro della
Salute ha suscitato tra gli operatori del settore vitivinicolo e dell'immediato
intervento del Ministro delle Politiche Agricole Alemanno che l'ha stoppata,
quest'ultimo, a chiusura del Vinitaly, ha così testualmente precisato
e chiarito:
"Ho ricevuto una telefonata dal Ministro Sirchia che mi ha chiarito
che la campagna sul consumo di alcolici, che sarà lanciata dal
Ministero della Salute il 21 aprile prossimo, riguarda esclusivamente
la lotta al consumo di alcol per i minori di 16 anni. L'opuscolo - ha
spiegato Sirchia - che era stato pubblicato sul sito internet del Governo,
e poi eliminato per l'intervento del Mipaf, è una pubblicazione
dell'Istituto Superiore di Sanità, che risale a un anno fa, e che
nulla ha a che fare con la campagna che sarà lanciata dal Ministero
della Salute.
C'è stato quindi un chiarimento tra me e il ministro Sirchia -
ha proseguito Alemanno - e posso garantire a tutti i produttori che non
ci sarà nessuna campagna proibizionista contro il consumo del vino
e di alcol".
Confortante. Resta da capire quali strumenti verranno utilizzati per la
più che (beninteso) giustificata lotta al consumo di alcol per
i minori. Stiamo comunque tutti con orecchie dritte e occhi aguzzi poiché
anche per la questione fumo si è partiti da lontano.
Giuseppe Cremonesi
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