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VINITALY 2005
I BIANCHI AUTOCTONI DEL VENETO SFIDANO I VITIGNI INTERNAZIONALI
"UNA IDENTITÀ - TANTE DIFFERENZE"
Qual è il "classico vino bianco
d'Italia"? Risposta facile: il Soave DOC (DOCG nella versione "Superiore"
e nella tipologia "Recioto"): un vino che affonda nella storia,
conosciuto in tutto il mondo, prodotto in un territorio straordinario
che ruota attorno ad una città che dà il nome alla denominazione
e che nello stesso tempo richiama il piacere della degustazione. E' un
vino, il Soave, che è l'espressione più vasta di una cultura
enologica tipica del Veneto in fatto di uve a bacca bianca, autoctona,
come si usa dire, capace di affrontare con tranquilla sicurezza la sfida
della mondializzazione. La base è la Garganega, un vitigno diffuso
in tutta la Regione e componente essenziale di molti altri vini bianchi
DOC veneti, cui si unisce il Trebbiano di Soave.
Ma il panorama dei vini bianchi autoctoni del Veneto è vastissimo:
vini che nascono da vitigni antichi (la Durella è richiamata già
nel 1292), o che nel territorio regionale hanno trovato una terra d'elezione,
come il Prosecco, il Vespaiolo, il Serprino, o addirittura che proprio
qui sono stati "inventati", come il Manzoni Bianco. Sono tutti
vini che sanno proporsi con il loro sapore particolare e personale, che
si richiama alla tradizione ma che sa esprimersi anche in forme assolutamente
moderne, rispetto a vini mondializzati, strutturati spesso nella stessa
maniera, ottenuti dai medesimi vitigni, i cosiddetti internazionali, talora
resi identici dalla tecnologia.
E il consumatore di ogni continente, sempre più appassionato, ha
scoperto il piacere della varietà e del territorio, dei sapori
diversi, delle sfumature che arricchiscono il piacere della tavola e della
degustazione. E così i bianchi autoctoni del Veneto stanno riscuotendo
nuovi successi, dopo l'"urto" giunto dai paesi emergenti, mentre
non mancano tentativi di coltivarli anche in altre parti del mondo.
Lo stand istituzionale dell'U.VI.VE. (l'Unione consorzi vini veneti a
DOC), realizzato nel Padiglione 4 del Vinitaly per conto della Regione
del Veneto, dedica quotidianamente ai vitigni autoctoni bianchi uno dei
cinque grandi settori tematici dello stand. Tutti i giorni della grande
manifestazione enologica internazionale veronese sarà possibile
assaggiare alcuni esempi di bianchi tipici del Veneto, con degustazioni
guidate accompagnate dalla presenza di sommelier e rappresentanti del
Consorzio di Tutela che fornisce di volta in volta il vino. Alle 12,30
di venerdì 8 aprile, inoltre, sarà possibile degustare prodotti
da zonazione. Nella giornata inaugurale di giovedì 7 aprile e in
quella conclusiva di lunedì 11 le degustazioni saranno due (alle
14,30 e alle 16 il giovedì e alle 11 e alle 12,30 il lunedì).
Queste le proposte di degustazione dei Bianchi autoctoni. Giovedì
7: Gambellara e Colli Berici Garganego. Venerdì 8 aprile: Garda
Garganega; Gambellara Classico; Colli Euganei Serprino; Bianco di Custoza
Superiore. Sabato 9 aprile: Bianco di Custoza, Colli di Conegliano Bianco,
Soave Superiore DOCG, Gambellara, Breganze Vespaiolo. Domenica 10 aprile:
Arcole Garganego, Bianco di Custoza, Prosecco Conegliano Valdobbiadene
Fermo, Vicenza Garganego, Soave Classico. Lunedì 11 aprile: Soave
Superiore DOCG, Prosecco Conegliano Valdobbiadene Fermo.
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