VINITALY 2005

ARCOLE DOC PRESENTA IN ANTEPRIMA I NUOVI VINI DELLA DOC, LA NUOVA STRADA DEL VINO E LA NUOVA GUIDA ALLA DENOMINAZIONE

In attesa della modifica del disciplinare che prevede il debutto di vini da appassimento bianchi e rossi, l'Arcole Doc ha scelto il palcoscenico di Vinitaly per presentare in anteprima alcune importanti novità. L'appuntamento è al PAD3 A6 dove si potranno degustare il passito e le sperimentazioni del progetto di zonazione viticola e dove sarà presentata la nuova guida alla denominazione. Recentissimo anche il riconoscimento da parte della Regione Veneto dell'ultima delle Strade del Vino del veronese Orientale, Consorzio di tutela e Associazione Strada del Vino Arcole Doc e dei prodotti tipici racconteranno proprio nel contesto di Vinitaly temi e valori della Denominazione e della sua culla.
Oltre 2500 ettari di vigneto che interessano completamente i comuni veronesi di Arcole, Cologna Veneta, Albaredo d'Adige, Zimella, Veronella, Zevio, Belfiore d'Adige, in parte quelli di Caldiero, San Bonifacio, Soave, Colognola ai Colli, Monteforte d'Alpone, Lavagno, Pressana, San Martino Buon Albergo con la totalità della superficie dei comuni berici di Lonigo, Sarego, Alonte, Orgiano e Sossano, e 1500 imprese viticole, sono il terreno fertile da cui prendono forma alcuni vini di grande spessore. Ne sono un esempio il Merlot e i Cabernets, anche riserva, che si distinguono per gran carattere, ma anche i bianchi etichettati con il nome di Arcole Doc non sono da meno visto che Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay e Garganega raccontano con intrigante complessità le caratteristiche uniche del territorio. Il fatto che al suo esordio la Denominazione fosse stata ribattezzata con l'appellativo di "vino delle sabbie" ne è la dimostrazione perché proprio dai proibitivi terreni caparbiamente piegati alla vite dall'opera dell'uomo nascono nettari e prodotti tipici che paiono essere l'espressione fatta vino di secoli di amore per la terra. Si spiega così il nome che la Strada s'è voluta scegliere ponendo sullo stesso piano i suoi vini ma anche i prodotti del suo territorio, dal radicchio al mandorlato passando per patate, asparagi, sopressa, cavolo, prosciutto e provolone che diventano "territorio che parla". Sta tutta qui la motivazione della Strada, un'opportunità aperta ad aziende vitivinicole, agrituristiche, aziende agricole specializzate in produzioni tipiche, enoteche, ristoranti, strutture dell'accoglienza, imprese artigiane, istituzioni e associazioni, che rispondano a precisi standard di qualità previsti dal disciplinare che sta alla base della sua organizzazione, ma anche lo strumento per far conoscere un territorio che trasuda storia, Napoleone e la battaglia di Arcole ne sono l'icona, cultura, arte e il culto per una civiltà, quella contadina, cui è addirittura dedicato un museo. Vinitaly quindi come ideale porta aperta su un territorio di grande valore ancora tutto da scoprire.


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