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SOSTE GOLOSE
Non il solito panino
Frutta e verdura fanno coppia fissa con l’hamburger,
le informazioni nutrizionali sono dettagliatissime e le cucine aperte
ai visitatori: come sta cambiando (in meglio) il tempio del fast food
mondiale.
Ai
nostri ragazzi è sempre piaciuto imitare i loro coetanei che abitano
dall’altra parte dell’oceano, e mangiare panini con hamburger
con la salsa assieme a una montagna di patatine fritte è entrato
facilmente nelle loro abitudini. Ma se una volta i giovanissimi venivano
accompagnati da genitori e nonni un po’ a disagio per cibo e ambiente
del tutto fuori dalle loro abitudini e, talvolta, anche dalla loro comprensione,
oggi il fast food ha conquistato l’intera famiglia e nei locali
si incontrano l’impiegato e il dirigente come pure le signore in
relax dopo lo shopping. Sono cambiate le abitudini degli Italiani o è
cambiato il fast food?
Il primo dei 350 ristoranti McDonald’s presenti in Italia è
stato aperto nel 1985 e il colosso americano, leader nel settore della
ristorazione veloce, non si sottrae alla responsabilità di contribuire
a far sì che le 600.000 persone che vengono servite ogni giorno
nei suoi locali in Italia possano seguire quell’alimentazione varia
e bilanciata che tutti i nutrizionisti auspicano. La company esige la
tracciabilità da parte dei fornitori mentre temperatura e tempi
di cottura sono garantiti da sistemi elettronici computerizzati. Inoltre,
tutti i prodotti vengono serviti solo entro precisi limiti di tempo dopo
la preparazione. Un panino, per esempio, viene conservato in un apposito
apparecchio ad aria calda ad una temperatura di 65°/66°C e servito
al pubblico entro 10 minuti o scartato se questo tempo viene superato.
Ecco quindi nascere QSP&V:
* Q come Qualità: ovvero scelta degli ingredienti migliori e con
procedure di preparazione accurate. E non guasta sapere che l’80%
di prodotti e servizi sono made in Italy;
* S come Servizio: da sempre basato su rapidità e cortesia;
* P come Pulizia: cura assoluta di ogni ambiente del ristorante e dello
spazio esterno in prossimità del ristorante stesso e naturalmente
degli addetti alla preparazione dei cibi;
* V come Valore: prezzi accessibili a tutti e buon rapporto qualità/servizi/prezzo.
E’ una sigla che i consumatori si augurano sia compresa tra gli
obiettivi di ogni tipo di ristorante, ma non bisogna ignorare il fatto
che molti piccoli locali che vendono panini e piattini pronti, sullo stile
fast food, si auto esentano da questi obblighi per il tipo di clientela
che li frequenta e il cibo che servono. Però in questi ultimi decenni
a mezzogiorno non si va più a casa per il pranzo e la sera spesso
si mangia qualcosa fuori prima di andare a cinema o a teatro o si chiude
la serata con uno spuntino prima di rientrare. E il fast food può
essere una valida alternativa al ristorante che, anche se si prende un
solo piatto, di solito resta comunque più costoso e ha un servizio
più lento. Così al fast food oggi ci vanno proprio tutti:
i nonni anche se non devono accompagnare i bambini, mamma e papà
non solo per accontentare i figli, manager in carriera per guadagnare
tempo. Si imponeva quindi una nuova linea di offerte gastronomiche che
invogliassero sempre di più la famiglia a frequentare quello che
era considerato solo il tempio del panino, un po’ spartano, piuttosto
caotico e con cibo ripetitivo. E McDonald’s, che ha praticamente
plasmato le abitudini alimentari delle nuove generazioni, lo sta facendo
e in modo intelligente.
La prima innovazione sono state le insalate a base di verdure e frutta
fresca, alle quali hanno poi fatto seguito quelle piatto unico e altre
da abbinare ai panini al posto delle patatine. Le insalate sono preparate
al momento e ciascuno le condisce da sé scegliendo tra olio extravergine
di oliva e altri condimenti a disposizione. Con le insalate è stata
introdotta anche una gamma di proposte di frutta fresca per il fine pasto
o come spuntino, già lavata e in pezzi e subito pronta da mangiare
o in abbinamento con lo yogurt. Un tocco di freschezza anche nell’offerta
bibite: non più solo coche ma anche l’acqua naturale e il
succo al 100% di pura spremuta d’arancia, non concentrato né
surgelato, senza additivi né conservanti. Tutte queste rivisitazioni
non hanno trascurato le esigenze dei bambini e l’Happy Meal dà
la possibilità alle mamme di scegliere alimenti freschi e di comporre
per loro un menu equilibrato. Tra le proposte, ultimo nato, un simpatico
sacchetto monoporzione di Carotine Baby senza additivi né conservanti,
già lavate e pronte da gustare. Le nuove Carotine Baby potranno
essere scelte all’interno del menu Happy Meal in alternativa alle
patatine o in aggiunta a tutti i menu o acquistate singolarmente come
street food.
L’altro passo importante nell’ambito di una alimentazione
consapevole McDonald’s l’ha fatto nel 2006 dando ai suoi clienti
informazioni sui valori nutrizionali dei propri prodotti sui 5 elementi
che i nutrizionisti hanno giudicato più rilevanti: calorie, proteine,
grassi, carboidrati e sale. Questi 5 elementi vengono confrontati con
i Valori Giornalieri di Riferimento (GDA, Guideline Daily Amount), ovvero
i valori medi di calorie e nutrienti che dovrebbero essere presenti in
una dieta giornaliera equilibrata. Le informazioni sono immediatamente
fruibili da tutti i consumatori grazie alla scelta di codici visivi di
facile comprensione e alla loro diffusione su mezzi abitualmente consultati
dai clienti, vale a dire le confezioni dei prodotti, il retro delle tovagliette
e i leaflet che si trovano all’interno dei ristoranti. Non ci sono
quindi scuse: non si può non sapere cosa e quanto si mangia. E
per chi, distratto o pignolo, ne volesse sapere di più, tutti i
dati sono consultabili sul sito www.mcdonaldsmenu.info.
Sembra però che McDonald’s non voglia trascurare proprio
nulla di quanto può servire per il benessere dei propri clienti,
ed eccolo entrare nel mondo dello sport perché, ormai lo sanno
tutti, non basta mangiare bene, bisogna anche muoversi. E l’inconfondibile
M compare tra gli sponsor di grandi eventi sportivi internazionali, quali
le Olimpiadi e i Campionati Mondiali e Europei di Calcio, o come promotore
di manifestazioni sportive rivolte al grande pubblico a livello nazionale
o locale, un genere di eventi sostenuto sia dalla company sia dagli imprenditori
che gestiscono su licenza i ristoranti sul territorio.
Un’altra iniziativa che piace molto e che contribuisce ad avvicinare
ancora di più i clienti e vuole conquistare gli amanti dello slow
food è Cucine Aperte, un modo più diretto e trasparente
per incontrare i consumatori, per rispondere alle loro domande e mostrare
la qualità dei propri prodotti. Si tratta di una visita guidata
nelle cucine dei ristoranti McDonald’s, per osservare come si conservano
i cibi, come si preparano i panini e le insalate, come si organizza un
magazzino, quali sono le regole di igiene fondamentali per una cucina.
Le visite sono gratuite e aperte a tutti; è sufficiente concordare
l’appuntamento con il Direttore del ristorante.
Grandi cambiamenti, quindi, senza tuttavia rinnegare se stesso, che il
colosso del fast food mondiale sta portando avanti da alcuni anni, prima
in sordina e ora con maggiore determinazione. Non ultimo il restyling
dei propri locali, che sta progressivamente sostituendo i colori chiassosi
e l’arredamento per teenager con ambienti confortevoli e di sobria
eleganza, come quello recentemente inaugurato in piazza del Duomo a Milano,
molto apprezzato dai clienti di tutte le età.
Enza Bettelli
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