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SOSTE GOLOSE
Sosta golosa a Rho
I colleghi ASA avevano già avuto
modo di conoscere il virtuosismo culinario e culturale dei fratelli Virgilio
(Domenico e Pino in cucina, Andrea in sala), seconda generazione di ristoratori
pugliesi e sempre disponibili a condividere la loro esperienza e la loro
continua ricerca nel loro ristorante La Barca a Rho (Milano) in Via Ratti
54.
Questa volta, lo spunto è stato tratto dall’avvicinarsi di
Expo 2015, che tra l’altro si svolgerà a breve distanza dal
ristorante (il quale ha voluto mantenere il nome di “trattoria”
come un vezzoso understatement …).
Da sinistra: Domenico, Pino e Andrea
Virgilio
In effetti, sta nascendo un progetto tra
diversi “artigiani del gusto” – forse sarebbe più
giusto chiamarli “artisti del gusto” - per presentare ai visitatori
dell’Expo dei piatti speciali che danno una sensazione dei migliori
prodotti nazionali e locali, possibilmente però con una apertura
tale da poter essere apprezzati anche da chi arriva da tradizioni e culture
gastronomiche lontane, molto diverse. Una specie di globalizzazione del
gusto, vista però dal suo lato positivo.
E’ in questa ottica che i fratelli Virgilio intendono proporre un
piatto tipicamente milanese/lombardo, però con una nota di “colore”,
in tutti i sensi: la Cassoeula con il riso Venere,
ricordando che quest’ultimo viene, almeno in origine, da molto lontano.
In passato era infatti riservato agli imperatori di Cina e alla loro Corte,
per cui se ne coltivavano solo quantità molto limitate. Ora il
riso nero o riso Venere viene coltivato anche in Val Padana; da noi è
apprezzato, come nel suo Paese d’origine, per la sua alta digeribilità. L’idea
che rende internazionale la ricetta lombarda è quindi il tortino
nero che troneggia al centro del piatto con la Cassoeula, preparata magistralmente:
il tutto saporito, profumato, leggero, una gioia per occhi e palato.
Ottimo l’abbinamento con il Pinot Nero Brut 137 (Az. Agr. Manuelina)
dal perlage finissimo che lascia la bocca fresca e pulita.
La Cassoela è un classico piatto
unico, ma a La Barca hanno voluto cogliere la sfida di dare comunque un
seguito – sfida peraltro molto riuscita. La burrata, con la sua
fresca fragranza di latte ha costituito un contrasto davvero gradevole.
Anche qui l’abbinamento felice, con un Rosato della Cantina Michele
Calò che lasciava spazio alla delicatezza della burrata.
Della stessa cantina il Negroamaro, per accompagnare un Provolone di 36
mesi: sapori pieni, avvolgenti, memorabili, come hanno confermato anche
i Signori Guffanti, famosi affinatori di formaggi di Arona, presenti anch’essi
alla serata di presentazione della nuova versione della Cassoeula.
I sorbetti (fico d’India, passion fruit, lime e noce): un vero trionfo
di profumo e sapore, delicatamente sottolineato dal Calvados che li ha
accompagnati.
E l‘arte dei Virgilio ha voluto esprimersi fino in fondo, cioè
fino al tradizionale caffè alla barese, anzi una crema al caffè,
presentata tra un doppio strato di panna: sopra e sotto.
Diceva bene Andrea Virgilio, che per tutta la serata ci ha parlato delle
materie prime eccellenti ma anche dello spirito di chi prepara queste
golosità: il cibo ben preparato esprime Amore. Amore per la famiglia
e per i commensali, amore per la terra e per la natura che ci regala dei
prodotti magnifici. Quindi, la buona tavola è Felicità e
Condivisione. Ed è questo, il segreto del successo dei “piatti
storici”, intramontabili.
di Gudrun Dalla Via
(foto Enza Bettelli)
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