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SOSTE
GOLOSE
A SAN DONÀ DI PIAVE LA PRIMA BOTTEGA A KM ZERO
Sabato 29 maggio, l’assessore regionale all’agricoltura
Franco Manzato ha partecipato alla inaugurazione, consegnando ufficilmente
il “marchio a km zero”, del negozio “Fatto in Basso
Piave”, la prima bottega privata che fa da intermediario tra produttori
e consumatori vendendo esclusivamente prodotti locali di stagione o di
origine regionale, cosi come stabilito dalla Legge veneta n.3 del 2010,
che ha ufficializzato il “chilometro zero”.
Alla cerimonia nella sede di Viale Primavera, 23 di San Donà di
Piave, in provincia di Venezia, interverranno tra gli altri il vicesindaco
Alberto Gobbo e il Presidente di Coldiretti Veneto Giorgio Piazza.
A “Fatto in Basso Piave” la maggior parte delle tipicità
presenti sugli scaffali sono conferite direttamente dalle aziende agricole
delle campagne limitrofe: la specialità più “vicina”
percorre appena due chilometri, mentre quella più lontana ne fa
ottanta. Una trentina di fattorie forniscono vino, miele, formaggi, farina,
riso, sottolii, succhi di frutta, salumi, infusi, liquori locali e birra
rossa fatta col radicchio.
“Questa iniziativa, assieme alle tante “a km zero” che
si stanno difondendo nel territorio – ha sottolineato Manzato –
dimostrano che per il Veneto l’agricoltura è un fatto di
qualità ed è settore identitario, dai contorni culturali,
prima ancora che semplicemente produttivo. La nostra e quella delle nostre
imprese agricole è una identità alla quale non possiamo,
non dobbiamo e non vogliamo rinunciare, pena un impoverimento generale.
Nasce da qui la nostra contrarietà ad una agricoltura mondializzata
senza identità, come ad esempio quella che ricorre agli Ogm. E’
una pura illusione per l’agricoltura veneta pensare di uscire dalla
crisi e guadagnare di più con gli organismi geneticamente modificati.
Produrre cosa? Per chi? Come? Con che guadagno? Le stesse derrate che
nel resto del mondo si producono a costi stracciati? E noi che futuro
daremmo ai nostri figli, e cosa proporremmo ai nostri turisti, ai consumatori
di tutto il mondo? Dove finirebbe il vero valore aggiunto? Non avremmo
più – ha concluso l’assessore – neppure la proprietà
delle sementi”.
Ufficio Stampa Regione Veneto
Sebastiano Carron
Sebastiano.Carron@regione.veneto.it
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