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SOSTE GOLOSE
Vinarius apre le porte alle “enoiteche”
L’associazione di enoteche italiane
nata nel 1981, si allarga alle “enoiteche”. Questo il provvedimento
siglato da poche settimane che darà la possibilità di adesione
all’associazione anche ai punti vendita di vino al bicchiere, oltre
a quelli da asporto.
“Negli anni ci sono state molte richieste
di associazione alla Vinarius da parte di enoteche a mescita.,che esercitavano
la mescita come attività prevalente (quelle che oggi con termine
inglese sono chiamate wine bar) - afferma Francesco Bonfio, presidente
Vinarius dal 2006 - Abbiamo sempre dovuto a malincuore rifiutare perché
il nostro statuto prevedeva che potesse essere Vinarius solo un’enoteca
che vendeva al dettaglio. Poi, a seguito di una naturale evoluzione del
comparto, abbiamo notato che alcuni nostri associati avevano affiancato
all’asporto anche la mescita e questo, una volta che l’aspetto
mescita diventava prevalente sull’asporto, creava una situazione
impropria alla quale abbiamo posto rimedio con una modifica statutaria”.
Da oggi quindi possono essere associate a Vinarius sia le enoteche asporto
che quelle che fanno mescita. “E per distinguerle dalle enoteche
abbiamo pensato di utilizzare il nome di “enoiteche” –
continua Bonfio – perché il termine inglese di wine bar non
ci piaceva, esercenti la mescita era lungo e troppo burocratico, mentre
enoiteca è un neologismo inventato alla fine degli anni 80 da illustri
linguisti con l’intervento determinante di Luigi Veronelli, su sollecitazione
di Mauro Lorenzon che insieme ad altri osti nel 1990 aveva fondato l’associazione
omonima per raggruppare le enoteche che con un servizio di qualità
proponevano la degustazione dei grandi vini.
Enoiteca è una parola composta che deriva da oichia (“casa”
in greco) quindi oinoiché(casa del vino) e oicheios (colui che
ha familiarità, che è di casa) a oinoicheios (colui che
ha familiarità con il vino) con l’aggiunta del suffisso teca”.
www.vinarius.it
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