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SOSTE GOLOSE
OPERA 22
Nasce a Prato il primo ristorante didattico
di alta qualita’ inaugurato il 18 aprile. Il presidente Macrì:
«il nostro slogan e’: “star bene facendo del bene”.
Ai nostri ragazzi vogliamo offrire una formazione professionale qualificata»
Nasce a Prato il primo ristorante didattico di alta qualità. Si
chiama Opera 22 ed è promosso dalla Fondazione Opera Santa Rita
di Prato. Il suo obiettivo è quello di formare professionalmente
i ragazzi ospiti nelle case famiglia della Fondazione, con alle spalle
storie di disagio sociale e familiare. Due sale luminose poste su due
piani, un ampio giardino a ridosso delle antiche mura, una cantina contenente
le migliori produzioni vinicole italiane e una cucina tecnologicamente
avanzata; tutto questo è Opera 22 «Passione e cucina»,
l’ambiente adatto per offrire a ragazzi in difficoltà la
possibilità di mettersi in gioco e sperimentare le competenze acquisite
nel campo della ristorazione. Un ristorante, come dice lo slogan coniato
in occasione dell’inaugurazione, «per chi vuol star bene facendo
del bene».
Opera 22, che si trova a Prato in via Pomeria, 64, è stato inaugurato
ufficialmente sabato 18 aprile alle 10,30, alla presenza del Vescovo mons.
Gastone Simoni e delle autorità cittadine. La Fondazione, presieduta
da Roberto Macrì è promossa dalla Diocesi di Prato con l’obiettivo
di curare l’educazione e l’assistenza a minori e disabili.
«Il ristorante si pone due finalità – ha spiegato Macrì,
nel corso della conferenza stampa – quella di essere luogo di formazione
professionale per i nostri ragazzi e quella di essere un locale altamente
qualificato e d’eccezione».
L’apertura al pubblico del ristorante è fissata per sabato
2 maggio; le due settimane che separano l’apertura dall’inaugurazione
costituiranno un periodo di «rodaggio» per tutto il personale,
durante il quale il servizio e la cucina avranno la possibilità
di prepararsi al meglio. «La nostra scommessa – ha sottolineato
Macrì – è quella di diventare una realtà capace
di stare sul mercato, camminando con le proprie gambe».
Il progetto si avvale del contributo della Provincia di Prato, che destinerà
100 mila euro in tre anni e della collaborazione del Comune di Prato e
delle Fondazione Cassa di Risparmio di Prato; da sottolineare l’apporto
di Fil-Spa che seguirà i progetti di inserimento formativo.
La ristrutturazione dell’immobile che ospita il ristorante è
stata realizzata dall’impresa Guarducci Mario; l’architetto
Francesco Risaliti ha curato la direzione dei lavori e il progetto di
restauro con la collaborazione dell’arch. Luigi Scrima, consulente
per il consiglio di amministrazione della Fondazione. Il giardino è
stato allestito dalla ditta N.G. Niccolai srl.
IL PROGETTO. Posto in una palazzina, situata in via Pomeria, 64, a due
passi dal centro storico, appositamente restaurata e sistemata per lo
svolgimento dell’attività di ristorazione, Opera 22, si presenta
come un ristorante che punta decisamente su una cucina di classe, capace
di stupire e soddisfare i palati degli avventori, anche quelli più
esigenti, con piatti di qualità, accompagnati da un’ampia
scelta di vini toscani e italiani.
Le proposte enogastronomiche di Opera 22, appunto il ventiduesimo servizio
del Santa Rita, saranno servite da ragazzi e ragazze avviati in questo
modo ad una professione. Il ristorante sarà coordinato da una giovane
coppia di sposi: Simone Bartolozzi, maître e sommelier, e Diana
Marcantuono, chef, entrambi educatori del Santa Rita. La loro presenza
assicura al progetto professionalità e competenza. Ecco perché
il ristorante viene qualificato con l’appellativo «didattico»;
un tipo di attività non nuova nel campo dell’educazione e
che in Italia conta altre esperienze. Il progetto pratese ha però
due particolarità: l’alta qualità della cucina e del
servizio e il coinvolgimento di ragazzi affetti da autismo. Si tratta
in questo caso di una novità assoluta a livello nazionale: ogni
lunedì i ragazzi autistici avranno la gestione del ristorante per
l’intera serata, curandone ogni aspetto, dalla cucina al servizio
in sala.
Opera 22 è aperto tutti i giorni a cena, da lunedì al sabato;
a pranzo potrà lavorare su prenotazione per gruppi organizzati.
Il martedì e mercoledì è di scena il wine-bar con
cene a tema composte da degustazioni guidate, mentre i restanti giorni
il menù è alla carta. La domenica, giorno di chiusura, si
potranno prevedere eventi organizzati come ricevimenti e feste private.
IL RISTORANTE. Opera 22 si trova in via Pomeria al numero 64, in una elegante
palazzina ottimamente restaurata, alle cui spalle si trova il bastione
di Santa Chiara, facente parte delle antiche mura di Prato. I coperti
sono 64, divisi in due sale, poste su due piani, dotate di ampie finestre
che guardano il bastione e il sottostante giardino che rappresenta uno
spazio davvero suggestivo, situato tra l’edificio, il bastione e
le mura trecentesche; è un luogo fresco e accogliente, al riparo
dal traffico cittadino, che nel periodo primaverile ed estivo potrà
essere l’ambiente adatto per ricevimenti e feste private.
Di particolare impatto la facciata retrostante dell’edificio, quella
che guarda le mura, completamente rivestita in legno, secondo un gusto
che riprende le caratteristiche del Cassero medievale, il camminamento
sopraelevato e fortificato, che si trova dall’altra parte del bastione.
A due passi dal centro storico di Prato, il ristorante ha ampia possibilità
di parcheggio ed è facilmente raggiungibile dall’autostrada
Firenze-Mare.
IL MENU. Le proposte enogastronomiche di qualità sono il fiore
all’occhiello, e non poteva essere altrimenti, di Opera 22. Grazie
alla preparazione dello chef Diana Marcantuono e alla competenza del maître
e sommelier Simone Bartolozzi, la cucina del ristorante sarà estremamente
dinamica: ogni sera viene proposto un piatto diverso, secondo la fantasia
dei gestori e la stagionalità dei prodotti. Tutte le pietanze sono
preparate all’interno della cucina, in particolare i piatti a base
di pasta fresca fatta in casa. Sarà poi compito di Simone consigliare
il vino giusto da abbinare alla portata. Sicuramente la ricca cantina
di Opera 22, contenente circa 1500 bottiglie, saprà soddisfare
le esigenze e i gusti di ogni intenditore. Da segnalare la possibilità
di rinunciare ad ordinare una bottiglia intera e di scegliere il vino
a bicchiere, riuscendo a gustare il prodotto giusto per ogni piatto, e
contenendo così la spesa. Il menù del ristorante sarà
principalmente di terra, il martedì e giovedì sono previste
serate wine-bar con degustazioni guidate di affettati, salumi e formaggi
abbinati al vino. Ottima e ampia scelta anche per il fine pasto, grazie
alla carta dei dessert, dei distillati e la possibilità di scegliere
tra esclusive miscele di caffè, appositamente selezionate.
Per una cena alla carta il costo medio a persona (vini esclusi) è
di circa 40 euro; il lunedì e nei giorni del wine-bar la spesa
è all’incirca della metà.
IL PERSONALE, LA SUA GESTIONE E GLI «AMICI DEL SANTA RITA».
Simone e Diana hanno il compito di seguire e istruire i dieci ragazzi,
sei normodotati e quattro autistici, scelti tra i minori seguiti dalla
Fondazione, secondo precisi criteri formativi; ogni sei mesi si alternerà,
nel lavoro al ristorante, un gruppo diverso, composto da dieci elementi.
Compito dei giovani del Santa Rita sarà quello di servire in sala
e dare una mano nel lavoro di cucina. Il progetto sarà gestito
dall’associazione, costituita ad hoc, «Amici del Santa Rita»,
di cui la Fondazione è il socio principale. Al ristorante si potrà
accedere – come avviene generalmente per i circoli – iscrivendosi
all’associazione; il cliente può scegliere se ricoprire la
semplice veste di «socio fruitore» (pagando 5 euro), status
che non implica l’assunzione di impegni associativi, oppure entrare
a far parte degli «Amici» a tutti gli effetti, versando un
contributo maggiore.
Per gestire i rapporti di lavoro – il servizio prestato dai ragazzi
sarà regolamentato da un contratto – è stata creata
una cooperativa sociale, chiamata anch’essa Opera 22, che avrà
il compito di curare anche gli inserimenti formativi.
GLI ORARI. Gli «Amici del Santa Rita», ovvero tutti coloro
che annualmente sottoscrivono l’appartenenza all’associazione
che gestisce il ristorante, previo il semplice pagamento di 5 euro, sono
i clienti di Opera 22. Per loro, i locali di via Pomeria, sono aperti
ogni sera a cena, dal lunedì al venerdì. Su prenotazione,
c’è la possibilità di preparare pranzi per gruppi
organizzati. Il martedì e mercoledì è di scena il
wine-bar con serate a tema; lunedì è la serata gestita dai
ragazzi autistici; giovedì, venerdì e sabato ci sarà
menù alla carta. La domenica, giorno di chiusura, Opera 22 è
a disposizione per eventi, manifestazioni culturali, ricevimenti e feste
private. Sabato 2 maggio l’apertura al pubblico.
Per contatti
www.opera22.it
telefono 0574 606812
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