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SOSTE GOLOSE
Via Francigena: mille chilometri di gusto
I prodotti dop e igp e i sapori da
riscoprire lungo la strada del “pellegrino gourmet”
Si cammina
e si mangia “lento” lungo i mille chilometri italiani della
Via Francigena, la strada tracciata nel 990 dal vescovo Sigerico di ritorno
da Roma a Canterbury. Nel nostro Paese il tracciato solca secoli di storia
e tradizioni, dal Lazio della capitale alla Val d’Aosta (dalla quale
si passa in Svizzera) e attraversando la Toscana, la Liguria, l’Emilia,
la Lombardia, e il Piemonte. Sette regioni italiane ricche di fascino
e storia, e note anche per la ricchezza e la qualità dei prodotti
gastronomici: sono ben 40 lungo questa via le eccellenze insignite dei
marchi Dop e Igp. Da nord a sud, il pellegrino buongustaio può
scendere seguendo la qualità, e assaggiando lungo il percorso cibi
di antichissima tradizione, che molto probabilmente anche i viandanti
del medioevo utilizzarono per rifocillarsi nel cammino. La Valle d’Aosta
offre Fontina, Fromadzo, Jambon de Bosses e Lard d’Arnad; il Piemonte
Toma piemontese, Nocciola Igp, Riso di Baraggia Biellese e Vercellese,
Gorgonzola insieme alla Lombardia, Grana Padano in condivisione con Lombardia
ed Emilia. La Lombardia è terra di Taleggio, Quartirolo Lombardo
e Salame d’oca di Mortara; l’Emilia offre Parmigiano-Reggiano,
Fungo di Borgotaro, Coppa, Pancetta e Salame Piacentini, Prosciutto di
Parma e Culatello di Zibello. Scendendo si incontra la Liguria con il
suo Olio Dop e Basilico genovese, ingredienti del più famoso e
gustoso condimento: il tradizionale pesto alla genovese. La ricchissima
Toscana apparecchia una tavola completa: Pecorino toscano e olio di oliva
nelle varietà Chianti Classico, Terre di Siena, Toscano, e Lucca;
Farina e Farro della Garfagnana; Castagna del Monte Amiata; Vitellone
bianco dell’Appennino Centrale (insieme al Lazio), Prosciutto Toscano,
Lardo di Colonnata; Miele della Lunigiana e Zafferano di San Gimignano.
Per finire il Lazio che offre pecorino romano, olio d’oliva Canino
e Tuscia e Carciofo romanesco. Una curiosità: i Salamini italiani
alla cacciatora Igp, che sono presenti in tutte le regioni ad esclusione
della Valle d’Aosta. Un excursus storico-gastronomico che tocca
le tappe di un cammino che da spirituale diventa anche mangereccio. Perché
questi alimenti che ora sono stati elevati al grado di prelibatezze gastronomiche,
sono prodotti ancora oggi secondo le tradizioni antiche, e non sono altro
che la base dell’alimentazione delle popolazioni che qui vivevano
nei secoli passati. Un modo per sentirsi più vicino ai pellegrini!
La Via del Gusto è un progetto che sta sviluppando l’Associazione
Europea delle vie Francigene in collaborazione con la Provincia di Parma,
il Consorzio Parmigiano-Reggiano e la Rivista Via Francigena (strumento
editoriale dell’Associazione), che proprio al suo interno presenta
una rubrica specifica focalizzata su questo tema.
“In ogni numero della pubblicazione (semestrale) – ha detto
il presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, on.
Massimo Tedeschi - si scelgono alcuni prodotti regionali e se ne approfondiscono
la storia e la preparazione, in modo da tracciare un parallelo tra la
Storia delle grandi imprese e la quotidianità delle genti che da
secoli abitano questi territori. Per i quali il passaggio della Via Francigena
ha segnato una tappa fondamentale di evoluzione e sviluppo. La Via del
Gusto si propone come un valido progetto che può affiancarsi all’Itinerario
di Sigerico, che quest’anno ha visto un numero crescente di pellegrini
camminare lungo il percorso, proponendo un ulteriore modello di turismo
culturale legato nello specifico all’aspetto enogastronomico ed
alla valorizzazione delle eccellenze dei singoli territori.” Particolarmente
coinvolto nel progetto anche il vice Presidente e Assessore all’Agricoltura
e alle Attività Produttive della Provincia di Parma Pierluigi Ferrari.
"Credo in questo progetto e sono fortemente convinto che la forza
di un territorio e le sue possibilità di sviluppo camminino di
pari passo con le capacità di conservazione delle tradizioni produttive
e della tipicità dei suoi prodotti – dice Ferrari - in un'era
globalizzata come l'attuale, soltanto una grande consapevolezza delle
tipicità e delle loro economie locali ci potranno essere di grande
aiuto a non subire le dinamiche di un mercato sempre più massificato
e sempre meno identitario".
Il prossimo numero della rivista Via Francigena (www.rivistaviafrancigena.it),
edita presso lo Studio Guidotti di Fornovo Taro (PR), sarà presentato
ai Rappresentanti delle Istituzioni Comunitarie il 9 dicembre a Bruxelles
presso la sede dell’ambasciata lussemburghese e vedrà partecipazione
di una nutrita delegazione della provincia di Parma. Alla fine dell’evento
è prevista anche una degustazione enogastronomica di eccellenze
alimentari del territorio parmense.
Per informazioni:
Associazione Europea delle Vie Francigene
Tel.0524. 517513
www.viafrancigena.eu
Ufficio stampa: Ella Studio
Tel. 0521.336446
E-mail info@ella.it
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