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SALUTE, BENESSERE, QUALITA'
AGENZIA ALIMENTARE
DELL'UNIONE EUROPEA A PARMA
Coldiretti: è il riconoscimento della qualità
italiana
E' stato riconosciuto e valorizzato il primato italiano nella qualità
e
sicurezza degli alimenti ma anche l'impegno di una Città resa famosa
nel
mondo per prodotti come il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano
che
testimoniano l'importanza del legame con il territorio e il valore della
componente agricola impiegata negli alimenti. E' quanto ha affermato il
Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni nel commentare con soddisfazione
la scelta di Parma come sede dell'Autorità Alimentare Europea.
Si tratta di
un risultato di grande rilevanza ed ora l'Italia - ha affermato Bedoni
- ha
ancora maggiore responsabilità nello svolgere un ruolo da protagonista
nelle politiche comunitarie rivolte alla sicurezza alimentare ed ambientale
per rispettare il deciso orientamento dei cittadini verso alimenti
fortemente radicati con il territorio, senza Organismi Geneticamente
Modificati (OGM), garantiti dal "campo alla tavola" e con informazioni
trasparenti in etichetta. Sul piano qualitativo - sottolinea la Coldiretti
- l'agricoltura italiana ha superato la Francia e conquistato con 132
prodotti (il 20% del totale comunitario) il primato europeo dei prodotti
che possono fregiarsi del marchio a denominazione di origine (Dop o Igp).
E
l'agricoltura nazionale - continua la Coldiretti - è anche leader
in Europa
nel biologico con oltre 51.400 imprese agricole (il 5% del totale
nazionale) impegnate nella coltivazione di quasi un milione 170 mila ettari
destinati a foraggio, cereali, olivi, viti, agrumi, frutta, ortaggi e
nell'allevamento di 164 mila bovini, 660 mila pecore e capre, quasi 20
mila
maiali e circa 940 mila tra polli e conigli. Oltre una impresa biologica
europea su tre è italiana (37,7%) e la superficie nazionale coltivata
a
biologico - precisa la Coldiretti - rappresenta più di un quarto
(27,7%)
del totale coltivato a livello comunitario. Si tratta di risultati -
sottolinea la Coldiretti - resi possibili anche dai primati quantitativi
dell'agricoltura italiana che è in Europa il primo produttore di
riso,
tabacco, frutta fresca e ortaggi freschi; il secondo produttore di fiori,
uova, pollame vini e mosti; il terzo produttore di barbabietola da
zucchero, di frumento, di carne bovine. A guidare la classifica italiana
dei prodotti riconosciuti dall'Unione Europea - spiega la Coldiretti -
sono
gli ortofrutticoli (38), i formaggi con ben 30 prodotti riconosciuti,
seguiti dagli oli di oliva (30), dai prodotti a base di carne (26), ai
quali seguono gli aceti (2), i prodotti da panetteria (3), due prodotti
di
carne e frattaglie fresche e una essenza. Il valore al consumo dei prodotti
a denominazione di origine nazionali è pari a 7,6 miliardi di Euro
(1,5
miliardi le esportazioni) dei quali 4,3 miliardi per i formaggi (500
milioni le esportazioni), 2,8 miliardi per salumi e prosciutti (618 milioni
le esportazioni), 75 milioni per l'ortofrutta (13 milioni le esportazioni),
46 milioni per gli oli di oliva (19 milioni le esportazioni) e 370 milioni
per gli altri prodotti (232 milioni) le esportazioni. Ma l'Italia -
conclude la Coldiretti - può anche contare su 3.715 i prodotti
tradizionali
censiti dalle Regioni e inseriti nell'Albo nazionale perché sono
ottenuti
secondo metodiche praticate sul territorio in modo omogeneo e regole
tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni.
Fonte: Coldiretti
(Fonte AceA)
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