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SALUTE
E BENESSERE
Salute: pediatri, allergie alimentari in aumento
Da sesamo a mango, ora si lavora a registro quelle rare
Latte, uova, pesce, crostacei, frutta secca, ma anche mango, sesamo e
quinoa. Il numero degli alimenti che provocano allergie è in continua
crescita e complessivamente si stima che ne soffra il 3% della popolazione
generale, e il 6-8% dei bambini sotto i 2 anni. Ma sono in crescita anche
le allergie alimentari 'rare', tanto che la Società di allergologia
e immunologia pediatrica (Siaip) sta lavorando per istituire un loro registro.
Ne hanno parlato i pediatri riuniti a Milano per il Meeting internazionale
sulle allergie pediatriche.
''L'allergia alimentare in età' pediatria ha una prevalenza media
del 5% - spiega Alberto Martelli, primario di pediatria dell'ospedale
Salvini di Garbagnate (Mi) - ma gli ultimi studi ci fanno supporre che
non si sia raggiunto il picco massimo di diffusione nelle società
occidentali''.
Oltre agli alimenti più comunemente noti per provocare allergie,
è in aumento il numero di quelli 'etnici' o non autoctoni che scatenano
allergie, che per diffusione rimangono rare, cioè sotto i 5 casi
ogni 10mila. ''Queste allergie alimentari rare - continua - arrivano o
tramite i bambini stranieri, allergici ad alimenti per noi rari, o con
cibi etnici importati e che si sta iniziando a consumare anche qui''.
Tra i casi di allergie rare ci sono quelle allo zafferano, al basilico,
alla quinoa, al sesamo o al mango. ''Visto che non sappiamo quante sono
e quali sono con esattezza - aggiunge - come Siaip abbiamo deciso di creare
un registro, cui faranno riferimento i vari centri allergologici quando
identificheranno queste allergie''. Vi sono poi alimenti ritenuti comunemente
causa di allergia frequente e che invece non lo sono, ''come il cioccolato,
dove è più facile che il soggetto sia allergico a latte
o frutta secca - conclude - e le fragole, che danno reazioni più
di tipo locale''. (ANSA).
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