SALUTE E BENESSERE

Il modello italiano di ristorazione scolastica sbarca negli USA
L’obesità si combatte a tavola sin dall’infanzia. Avviato negli Stati Uniti un progetto di educazione alimentare “made in Italy”

L’obesità infantile ha ormai assunto le dimensioni di una pandemia, con oltre 20 milioni di bambini nel mondo in sovrappeso o obesi secondo le stime dell’OMS. Se in Italia il fenomeno è in accelerazione, basti pensare che ogni anno l’obesità miete 52 mila vittime e dati alla mano mediamente il 4% dei bambini e degli adolescenti è obeso, negli Stati Uniti negli ultimi 20 anni l’emergenza ha portato il Paese ad uno scenario inquietante con un incremento del 25%. L’American Obesity Association, un’organizzazione che opera per rendere l’obesità una priorità sanitaria, ha dichiarato che il 15,3% dei bambini americani dai 6 agli 11 anni è obeso. La strategia più efficace per prevenire i casi di obesità è introdurre nelle scuole l’educazione alimentare. A tal fine, i dipartimenti di scienze umane della Yale University e della Johns Hopkins University sono stati coinvolti da CIR food (Cooperativa Italiana di Ristorazione - con 7250 addetti e 840 cuochi, è una delle maggiori realtà italiane ed europee di ristorazione. E' la quinta azienda in Italia nel settore e la quindicesima in Europa) per porre le basi di un programma di ristorazione scolastica negli USA denominato “School Nutrition Program for a Healthier Generation”. Si è così costituito un comitato scientifico che, in collaborazione con il dipartimento di dietistica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha prodotto uno studio congiunto sull’obesità infantile. CIR food ha quindi individuato come partner la società 1001 Restaurant Corporation, da oltre 20 anni attiva nella ristorazione aziendale nell’area di Washington D.C. con un fatturato di 20 milioni di dollari, con cui è stata fondata la società CIR food USA LLC.
La strategia di CIR food per introdurre lo stile italiano della ristorazione scolastica è frutto di una ventennale esperienza capace di proporre ai bambini, in modo apparentemente semplice, il giusto equilibrio nutrizionale ispirato alle linee guida della dieta mediterranea. Per ragioni di accettabilità l’inserimento avviene in modo graduale: nell’immediato i pasti “mediterranei” – sono circa il 40% nella composizione dei menù – integrati da piatti della tradizione locale nutrizionalmente adeguati, diminuendo così il consumo di “junk food” e introducendo ingredienti autentici e certificati eg. (olio extravergine di oliva, semola di grano duro etc.). Sono 6 le scuole dell’area di Washington che sono servite con questo stile di ristorazione nell’anno scolastico in corso. Circa 1000 bambini di età compresa fra i 3 e i 12 anni sono educati a gusti diversi e il gradimento è costantemente monitorato dallo staff di CIR food USA, al fine di intervenire sulle abitudini alimentari. <<Prevediamo di raggiungere entro il 2011 un fatturato di 9 milioni di euro – afferma Fausto Armonti, Amministratore Delegato di CIR food USA - preparando circa 7mila pasti al giorno. Nel 2009, al fine di coinvolgere anche le famiglie degli studenti, avvieremo una serie di incontri sull’educazione alimentare rivolti ai genitori, in collaborazione con Reggio Children>>.

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